Crescita
Sindrome della capanna anche nei bambini?
La sindrome della capanna si presenta anche nei bambini, ecco qualche consiglio per superare questo momento di transizione.
La sindrome della capanna nei bambini è un problema abbastanza diffuso, una reazione naturale che è normale aspettarsi dopo due mesi di lockdown. In questi ultimi mesi di quarantena abbiamo capito che l’unico modo per stare al sicuro era restare a casa, adesso che ci hanno dato il permesso di uscire, è normale avere paura, sentire un po’ di ansia e voler stare ancora a casa. I bambini non vanno forzati, ma accompagnati in questo graduale ritorno alla “nuova normalità”, perché non è tutto come prima.
In questi giorni si parla molto della sindrome della capanna, ovvero quella voglia di rimanere a casa, protetti e tranquilli, anche se in teoria siamo liberi di fare quello che vogliamo. Nel nostro piccolo un po’ tutti abbiamo paura, e chi non ce l’ha dovrebbe averla, perché stiamo vivendo un periodo storico che ci ha messo alla prova e a cui bisogna rispondere con prudenza. La sindrome della capanna non è un disturbo irreversibile che deve preoccuparci, ma una condizione figlia del tempo in cui viviamo e che, pian piano, passerà da sola.
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La paura non va rinnegata, bisogna accettarla e accoglierla e imparare ad adattarsi al mondo che c’è fuori con un po’ di quella flessibilità insita nell’essere umano. Una cosa importante è non trasmettere le nostre ansie ai bambini, loro devono avere le preoccupazioni dei bambini, fare attenzione ma senza farli vivere nel terrore. Potete per esempio modulare la giornata con piccoli rituali che possono essere una passeggiata all’aria aperta, al mare o in città, una gita in montagna ma anche andare a prendere un gelato o fare colazione al bar. Piccole cose per imparare di nuovo a stare fuori casa.
Un’altra cosa che potete inserire nella nuova routine sono i compagni di gioco, ad esempio cuginetti, vicini di casa o compagni di classe, in modo da dargli nuovi stimoli dato che con le scuole chiusi sono venuti a mancare i contatti con i coetanei.
Con i ragazzini e gli adolescenti potete essere più realisti, dando delle regole ferree e controllando ogni tanto. Purtroppo il Coronavirus non è passato ed è essenziale seguire le regole, usare le mascherine, evitare i luoghi affollati e igienizzare spesso le mani.
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via | nostrofiglio
foto | Pixabay