Cronaca
Estate 2020, il modello di Pepita Onlus per aiutare le famiglie italiane
Per l’estate 2020, l’associazione Pepita Onlus propone un modello per aiutare i bambini e i loro genitori.
Come aiutare le famiglie italiane in vista dell’estate 2020 ed evitare il parental burnout? Sono stati mesi difficili per tutti. Anche per i più piccoli di casa. I bambini sono stati privati della scuola, degli amici, dell’affetto dei nonni. E sono stati chiusi in casa, per fortuna con mamma e papà, che però magari erano alle prese con lo smart working, oltre che con le lezioni online dei figli. Adesso nella Fase 2 e poi nella Fase 3 ci saranno maggiori aperture e concessioni anche nei loro confronti.
L’Associazione Pepita Onlus propone, allora, un modello per mettere a disposizione la sua rete di educatori per tutte quelle famiglie duramente provate durante il lockdown. La cooperativa sociale ha riflettuto fin dai primi giorni di quarantena su come agire per aiutare i bambini in questo momento delicato e le loro famiglie. Il presidente Ivano Zoppi spiega:
Ancora una volta Pepita non si è mai fermata e ci siamo concentrati per spostare la formazione, i gruppi con i ragazzi e le attività online. Attraverso appuntamenti settimanali abbiamo dato vita a un calendario digitale che ha permesso la normale prosecuzione dei progetti. Nell’ultimo periodo ci siamo poi attivati per rispondere alle esigenze delle famiglie in vista dell’estate e creare un piccolo vademecum condiviso su diritti ritrovati dei più piccoli.
L’associazione propone #DiCasaInCasa, una proposta di animazione professionale di prossimità, in collaborazione con Fondazione Carolina, per minori dai 6 ai 14 anni, che tiene conto delle nuove guida per proporre attività all’aria aperta che consentano ai piccoli di riappropriarsi dei loro spazi e di importanti relazioni con i coetanei.
Le attività si svolgono da giugno e fin quando non cominceranno le scuole (per informazioni scrivere a [email protected]). Educatori, bambini, ragazzi e famiglie saranno accompagnati a riscoprire quelli che sono i diritti sospesi dall’emergenza Coronavirus:
- Diritto allo spazio, i bambini hanno bisogno di muoversi e abitare gli spazi aperti.
- Diritto all’incontro, perché l’educazione di prossimità, rispettando le distanze, aiutare a ritrovare valori perduti che la didattica online purtroppo non può garantire.
- Diritto al gusto, per tornare a condividere una merenda con gli amici.
- Diritto al Tempo perduto, per dare valore al tempo e misurarlo con le emozioni.
- Diritto al Rumore, per combattere il silenzio della quarantena.
- Diritto ai colori e ai profumi, per riscoprire i 5 sensi e tutto il bello del mondo.
- Diritto di giocare, perché con il gioco si cresce, si costruiscono relazioni e sorridendo si diventa grandi.
Foto di alteredego da Pixabay