Scuola
Scuola online tra limiti e buoni propositi ai tempi del Coronavirus
La scuola online ai tempi del Coronavirus tra compiti, lezioni, pazienza e tanti compromessi.
Il 2020 sarà ricordato come l’anno che separa il prima e il dopo: prima del coronavirus e dopo il coronavirus. Per i bambini sarà l’anno della scuola online, dei compiti a casa e dalle lezioni in streaming, della primavera senza compagnetti e della Pasqua senza i lavoretti da fare in classe. Quest’anno è diverso per tutti, per i bambini e soprattutto per gli adulti che tra lavoro e vita casalinga devono adattarsi a una nuova dimensione.
I genitori sono alle prese con le dinamiche della scuola online che, come è normale che sia, ha tanti limiti. Limiti dettati anche dal fatto che le scuole sono state chiuse da un giorno all’altro, senza preavviso, e quindi non c’è stato modo di potersi organizzare. Col senno di poi è stato meglio che il Governo ha chiuso subito le scuole, prima che i contagi aumentassero a dismisura e prima che qualche istituto diventasse un focolaio. Tutto quello che è stato fatto è per proteggere studenti e famiglie e dobbiamo renderci tutti conto che ogni sacrificio, ogni intoppo, ogni cosa che non è perfetta, è perchè la vita va messa al primo posto e tutti noi dobbiamo proteggerci, mettere tutto in pausa in attesa di ripartire in sicurezza e con i cuori più leggeri.
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La scuola è importante e i bambini, soprattutto i più piccoli, vanno seguiti, per fare in modo che non perdano il ritmo e continuino a tenere allenate le menti. Ma ricordandoci sempre che ci sono dei limiti oggettivi, sia per i bambini che gli insegnanti che si trovano a fare cose mai fatte prima, a relazionarsi in modo nuovo.
In questi giorni ci sono state critiche feroci dei genitori perché gli insegnanti assegnano troppi compiti ma non insegnano, non fanno le lezioni. Ogni scuola è diversa, così come lo sono ogni classe e ogni casa, ci sono situazioni dove manca un computer o dove serve ai genitori in smart working, dove non c’è una linea internet e mille altri intoppi che non ci mettono tutti sullo stesso piano. Le famiglie devono collaborare e aiutare gli insegnanti, è un periodo difficile per tutti e solo collaborando se ne può uscire.
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Foto | Pixabay