Cronaca
Coronavirus, baby sitter volontarie per aiutare medici
Per combattere il Coronavirus, Yoopies organizza una rete di baby sitter volontarie per tutto il personale sanitario.
Il Coronavirus sta mettendo a dura prova il nostro sistema sanitario nazionale, i contagi aumentano ogni giorno e anche le persone che perdono la vita, il tutto mentre medici, infermieri e personale sanitario fanno di tutto per fronteggiare l’emergenza. Come possiamo aiutare le persone che lavorano in ospedale? Yoopies, una delle più importanti piattaforme sul mondo dell’assistenza domestica, ha lanciato un’iniziativa molto interessante che invita tutti a offrire gratuitamente il servizio di baby sitter ai figli di chi lavora nella sanità ed è in prima linea per salvare le vite.
Yoopies è una piattaforma europea che opera in molti paesi, e che ha deciso di fare la sua parte per combattere questa emergenza. Ha chiesto a studenti e professionisti dell’infanzia dei maggiori Paesi europei, come Francia, Gran Bretagna, Italia, Spagna e Portogallo , di offrire cura a domicilio gratuita ai figli del personale sanitario. Un modo per alleggerire le vite di chi lavora in ospedale e, come tutti noi, deve preoccuparsi delle scuole chiuse, dei bimbi a casa e dei turni di lavoro che non finiscono mai.
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Per partecipare a questa iniziativa bisogna registrarsi al sito da questo link e poi selezionare l’opzione “COVID-19 volontari nel campo dell’assistenza all’infanzia”, in modo da entrare nell’elenco degli aspiranti volontari. In Italia ci sono già 1500 volontari, in Spagna 2000 e in Francia 10 mila.
È chiaro che si possono offrire questi servizi a famiglie che vivono nelle immediate vicinanze, ad oggi farsi 40 chilometri, prendere mezzi pubblici o stare con altre persone è sconsigliato e si rischia di fare peggio. Quindi anche quando si parla di volontariato è meglio attenersi alle regole del governo, perché per le condizioni in cui è la nostra Italia le precauzioni non sono mai abbastanza.
Se non possiamo dare una mano come baby sitter possiamo fare la nostra parte in altro modo, aiutando gli anziani che vivono vicino a noi oppure chi non sta bene. Ma soprattutto stare a casa e abbassare la linea del contagio, proteggere noi, chi ci sta intorno e anche chi si è già ammalato.
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Foto | Pixabay
Via | affaritaliani