Scuola
Scuola materna obbligatoria dai 3 anni entro il 2023
La scuola materna potrebbe diventare garantita per tutti a partire dai 3 anni: è questo l’impegno dell’attuale governo.
Mandare o non mandare il bambino alla scuola materna? È una domanda che i genitori non dovranno più farsi probabilmente. La maggioranza di Governo sta infatti pensando a una rivoluzione della scuola dell’obbligo, rendendo la scuola materna obbligatoria dai tre anni.
Attualmente il 5% dei bambini non frequenta la materna per scelta dei genitori o perché non rientrano nei posti disponibili. Ovviamente a questa percentuale bisogna aggiungere i bambini iscritti nelle scuole private paritarie e sono tanti: 900mila bambini nel pubblico contro oltre mezzo milione nel privato.
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Abbassare il tetto dell’obbligatorietà a 3 anni significherebbe dover assicurare un posto nella scuola pubblica a tutti e diventa rilevante, quindi, l’aspetto economico: la scuola materna è gratuita. Non c’è una retta, se non il costo della mensa. L’asilo privato ha costi molto impegnativi perché la retta può variare dai 200 ai 500 euro al mese a bambino. La viceministra Anna Ascani a Il Messaggero ha dichiarato:
“Più che di obbligo parlerei di un diritto da garantire: il diritto dei bambini ad andare a scuola a 3 anni, a poter accedere a questo primo step della formazione e dell’educazione. è noto che i bambini che partono dalla scuola dell’infanzia hanno meno difficoltà negli studi ed escono meglio dal percorso formativo”.
E poi ha aggiunto:
“L’intenzione della maggioranza è quella di far partire l’obbligo entro la fine della legislatura, per il 2023. Ma le scuole paritarie, che oggi garantiscono una buona parte del servizio senza le quali mezzo milione di bambini resterebbe a casa, non resteranno escluse: hanno un’attività molto presente e ben radicata sul territorio e si trovano soprattutto in quelle aree dove mancano le strutture pubbliche, quindi la loro presenza è strategica. L’idea è quella di attivare convenzioni come già accade per gli asili nido nei singoli comuni”.