Salute e benessere
Non paga il mantenimento delle figlie e il giudice gli fa pignorare reddito di cittadinanza
L’ex marito non paga il mantenimento delle figlie e il giudice gli fa pignorare reddito di cittadinanza.
Divorzi e separazioni sono sempre dolorosi, è molto difficile tenere le redini soprattutto quando in mezzo ci sono i bambini. In teoria si dovrebbe fare di tutto per proteggere i bambini, per non fargli mancare niente e per cercare di restare una famiglia anche se non si è più una coppia. Il tribunale di Trani ha obbligato un uomo di 40 anni, che non si è mai preoccupato del sostentamento delle figlie, di versare una parte del suo reddito di cittadinanza per il loro mantenimento.
Questo signore ha due figlie di 8 e 7 anni e nella procedura di divorzio era stato stabilito che doveva versare 360 euro in totale per mantenerle. Lui è disoccupato e non ha versato questa somma (ne nessun’altra) e quindi le bambine sono state interamente a carico della moglie. La signora l’ha portato di nuovo in tribunale e il giudice ha emesso il pignoramento di una parte del reddito di cittadinanza per contribuire al mantenimento delle figlie.
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Questi soldi non dovrà materialmente versarli, gli saranno detratti dall’assegno emesso dall’inps. L’uomo percepisce ogni mese 859 euro e di questi 360 euro saranno trattenuti per assolvere ai suoi obblighi di padre.
È la prima volta che viene presa una decisione di questo tipo, ma in fondo è più che giusto che se una persona non vuole rispettare le regole, sia costretto a farlo con una spinta. L’avvocato della signora, Cinzia Petitti, ha dichiarato: [quote layout=”big” cite=”Cinzia Petitti]“Uno dei primi provvedimenti del genere in Italia, per cui è possibile pignorare il reddito di cittadinanza senza il limite del quinto in caso di necessità di assicurare gli alimenti ai figli”.[/quote]
Tra le cinque pagine del provvedimento firmato il 30 gennaio dal giudice del tribunale di Andria troviamo scritto: [quote layout=”big” cite=”Giudice tribunale di Trani]”Il reddito di cittadinanza può essere utilizzato per i bisogni primari delle persone delle quali il titolare ha l’obbligo di prendersi cura, anche se non fa più parte dello stesso nucleo familiare. Viene versato come misura contro la povertà, la disuguaglianza e l’esclusione sociale”.[/quote]
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via | bari.repubblica