Scuola
Storia del Novecento, bambini di una scuola di Sassari nei panni di grandi personaggi
Una classe di una scuola elementare di Sassari ha realizzato un calendario con tutti i personaggi della storia del Novecento.
In terza e quarta elementare, in Italia, i bambini di solito studiamo la storia antica: Sumeri, Babilonesi, Ittiti, Assiri e così via. I bambini di una scuola primaria di Sassari, però, ponevano ogni giorno alla loro maestra di storia domande sulla storia più recente. Ed è stato così che la docente della scuola elementare Pertini di Sassari ha avuto una bellissima idea: creare un calendario con le foto dei bambini nei panni di grandi personaggi del Novecento, come lavoretto finale da regalare a Natale da regalare ai genitori. Il progetto è stato un successo. E ora da tutta Italia vogliono comprarlo.
La maestra Antonietta Dore della scuola primaria Pertini di Sassari non si aspettava tutto questo successo. Aiutata da Alessandro Zoppi, che ha realizzato le fotografie, è riuscita a creare un progetto didattico davvero bellissimo. Grazie alla collaborazione e alla curiosità innata dei bambini della 4° E della Pertini di Sassari, classe ritratta come se fossimo tornati indietro nel 1950 nella foto di copertina, con scatto in bianco e nero. E poi ogni mese un grande personaggio del Novecento interpretato proprio dai bambini.
C’erano le suffragette, Marie Curie, Grazia Deledda, Anna Frank, Ghandi, Frida Kahlo, Rosa Parks, Maria Callas, i Beatles, Valentina Tereshkova, Nadia Comaneci, i giudici Falcone e Borsellino.
Il risultato finale è stato semplicemente eccezionale, come spiega l’insegnante 48enne:
Tutto è partito proprio dalle loro domande: il progetto è partito già dalla terza, quando il programma prevede ancora lo studio della preistoria e della storia antica, ma i bambini portano in classe le loro domande sul passato recente proprio perché si lavora chiedendo loro di interrogare le fonti familiari sulla storia personale.
Grazie all’aiuto delle colleghe, del fotografo e delle famiglie, oltre che dei suoi bambini, perfettamente calati nell’atmosfera, si è potuto creare qualcosa di eccezionale. Ne sono state fatte 108 copie, offerte nel mercatino solidale di Natale. Ma le richieste sono state molte di più.
Non frequento i social, quando le colleghe mi hanno fatto vedere cosa stava succedendo sono rimasta spiazzata. Ho spiegato ai bambini che è giusto godere di questo attimo di attenzione, ma che dobbiamo pensare ad altri progetti. Anzi, forse si potrebbe lavorare proprio sulle reazioni della rete…
Via | Repubblica