Scuola
Scuola, ecco il decalogo “regola compiti”
Per evitare che tutto il tempo libero dei bambini sia passato a fare i compiti, arriva il decalogo regola compiti, presentato anche al Miur.
Fare i compiti dopo ore passate a scuola non è mai piacevole, per i bambini ma anche per i genitori. E così è stato studiato un decalogo dal Dirigente Scolastico Maurizio Parodi, un testo interessante che dà un’idea sia dell’impegno richiesto ai più piccoli sia di quello che dovrebbero assumersi i docenti.
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Bisogna ammettere che il carico pomeridiano e durante le vacanze è sempre elevato. Le vacanze non sono vacanze per tutti? Inoltre, questa abitudine si scontra l’art. 31 della “Convenzione dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza“, che sostiene che ogni bambino ha pieno diritto ad avere periodi di riposo e tempo libero per dedicarsi al gioco e ad attività ricreativo-sportive.
Decalogo “Regola compiti” proposto da Maurizio Parodi
1) Gli insegnanti che assegnano compiti a casa devono correggerli tutti, altrimenti non ha senso farli.
2) I docenti che scelgono di assegnare compiti devono preparare in modo adeguato gli studenti affinché possano svolgerli autonomamente.
3) I compiti a casa non devono avere voti, perché l’insegnante non saprà mai come sono stati svolti e da chi.
4) Eventuali compiti non terminati non devono essere “recuperati” sacrificando le pause di ricreazione, né devono esserci “sanzioni disciplinari” che ne riducano il tempo o la eliminino.
5) Compiti che non vengono svolti per assenza non vanno recuperati.
6) Le giustificazioni dei genitori devono essere ritenute valide senza ripercussioni sugli studenti (come rimproveri o punizioni), che sarebbero offensive per i genitori e degradanti per i ragazzi.
7) Le classi a tempo pieno non devono avere compiti, perché le attività didattiche devono terminare nelle 8 ore previste.
8) Coloro che sceglieranno di assegnare compiti a casa dovranno verificare prima che gli impegni richiesti non superino un tempo (in minuti) di:
- -10 per la prima elementare
- -20 per la seconda e la terza elementare
- -30 per la quarta e quinta elementare
- -40 per la prime media
- -50 per la seconda media
- -60 per la terza media
9) Nel fine settimana e durante le vacanze non devono essere assegnati compiti per garantire agli studenti il diritto al riposo e la possibilità di dedicarsi ad attività ricreative.
10) Non si devono assegnare i “compiti per le vacanze“, per i motivi del punto 9 e per la natura stessa dell’ossimoro che si crea tra la parola “compiti” e “vacanze”.
Via | Youreduaction