Cinema e Video
Capodanno al cinema con i bambini, cosa vedere
Ecco una selezione di film da vedere al cinema con i bambini magari proprio la sera di San Silvestro.
Andare al cinema con i bambini la sera di Capodanno è sempre un classico. Tra l’altro, potreste mangiare la pizza o un hamburger, cibi di cui i piccoli sono ghiotti, e non dimenticate di fare il pieno di popcorn e patite. Le sale cinematografiche sono generalmente aperte durante la notte di San Silvestro. E offrono una scelta di titoli che può accontentare tutti: i consiglio, però, è quello di prenotare, almeno il giorno prima il posto a sedere. Costa un pochino di più, ma ne vale la pena. Che cosa vedere?
Sicuramente il film che chiude il 2019 per eccellenza è Frozen II, che è in poco più di una settimana ha già fatto il record di incassi. È una storia molto bella, dove l’amore di due sorelle vince su tutto. Stavolta si parla anche di storia personale ed Elsa e Anna si pongono delle domande difficili, come chi sono, da dove vengono e cosa conti davvero nella vita. Per comprendere il senso del film, bisogna avere almeno 8/9 anni.
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Da non perdere La Famiglia Addams, La Famosa invasione degli Orsi in Sicilia, Ailo – Avventura tra i ghiacci, che racconta la vita della piccola renna Ailo in sedici mesi e quattro stagioni, dal parto in primavera alla pubertà, attraverso paesaggi incontaminati e primitivi abitati da animali fantastici. E spesso, come scoprirà Ailo, molto pericolosi.
Davvero carino Pupazzi alla riscossa: Uglyville è un luogo allegro e colorato, in cui la stravaganza è ben vista e la bellezza che conta non è quella esteriore. Moxy, colonna portante di questa comunità di pupazzi, sogna il Grande Giorno in cui verrà mandata nel mondo reale e avrà finalmente un bambino da amare e da cui essere amata. Il film ha un valore educativo che fa la differenza. Perché, se sono tanti i film per bambini che insistono sull’importanza di essere se stessi e invitano ad evitare l’omologazione, sono rari quelli che si spingono così vicini alla rappresentazione della depressione e di un mondo che ghettizza l’handicap e premia la convenzionalità.