Salute e benessere
Non incartate i panini dei vostri figli nell’alluminio, anche il Ministero conferma i rischi
Il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri mette in guardia sull’utilizzo dell’alluminio per alimenti. Meglio evitarlo, soprattutto per il cibo dei bambini.
L’alluminio per alimenti è da anni un prodotto che suscita qualche dubbio: è nocivo per la salute? Si può usare? Può essere pericoloso per i bambini? Tante domande che non hanno mai trovato una risposta chiara. Ieri sera però Striscia la notizia è tornata a parlare dell’alluminio, Max Laudadio ha fatto un riassunto delle puntate precedenti e poi ha intervistato il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri.
Le parole del viceministro della Salute Pierpaolo Sileri non lasciano spazio a dubbi: dobbiamo smettere di utilizzare l’alluminio. E in particolare si deve evitare di incartare gli alimenti nell’alluminio quando devono starci per molte ore, ma anche i cibi acidi come pomodori e il limone. L’alluminio si utilizza anche per la cottura al cartoccio, ma purtroppo le alte temperature molto possono essere nocive e quindi è meglio trovare delle alternative.
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Il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, ha confermato la potenziale pericolosità dell’alluminio a contatto con i cibi, e ha dichiarato: [quote layout=”big” cite=”Pierpaolo Sileri]“Dopo i servizi di Striscia, l’istituto Superiore di Sanità ha approfondito la ricerca e confermato che esiste un fenomeno, chiamato “migrazione”, che produce concentrazioni di alluminio negli alimenti con cui entra in contatto. Bisogna informare la popolazione e quindi sul sito del Ministero saranno presenti indicazioni su come e quando usare questo metallo in cucina. Per esempio, non tenere incartato per ore nei fogli di alluminio il panino del vostro bambino e non riutilizzare i fogli. Serve l’aiuto di tutti perché un utilizzo sbagliato può nuocere alla salute. Inoltre, il Ministero ha scritto alla Commissione Europea per portare questa problematica nelle riunioni sulla sicurezza alimentare”.[/quote]
Il problema è che l’alluminio per alimenti rilascia delle particelle di alluminio all’interno del cibo, soprattutto negli alimenti crudi molto acidi (pomodori e limone). Questo fenomeno si chiama “migrazione” ed è pericoloso perché si traduce nell’ingestione di metallo, che fanno male perché sono tossici. Inoltre se non si presta attenzione si rischia di superare i limiti massimi di esposizione, che sono circa 1 milligrammo per chilo corporeo. Per questo motivo bisogna stare attenti soprattutto ai bambini, che essendo piccoli hanno un limite più basso che quindi si supera più facilmente rispetto agli adulti.
Le alternative all’alluminio possono essere: il vetro, la carta da forno, i tovagliolini di carta o di stoffa e poi i Bee’s Wrap (fogli di cotone e cera d’api, ecologici e utilizzabili per tanto tempo) e i porta snack zero waste, come questi artigianali di Sogni Risplendono.
Per ogni dubbio, informazione o chiarimento sull’utilizzo dell’alluminio vi invitiamo a consultare la Campagna informativa sul corretto uso dell’alluminio in cucina del Ministero della Salute.
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Via | adnkronos
Foto | Pixabay