Alimentazione per bambini
Dieta vegana per bambini: non sottovalutare i danni neurologici
Dieta vegana per bambini, gli esperti sottolineano che non bisogna mai sottovalutare i danni neurologici.
[related layout=”left” permalink=”https://bebeblog.lndo.site/post/218455/meghan-markle-royal-baby-dieta-vegana”][/related]Ritorna la questione della dieta vegana per bambini, dopo ch a Nuoro un bambino di nemmeno 2 anni è stato ricoverato in ospedale per denutrizione. Il piccolo, figlio di una coppia vegana, è stato ricoverato all’ospedale San Francesco in condizioni davvero gravi Era molto magro, stanco, non aveva voglia di fare niente, nemmeno di giocare, come ogni bambino della sua età. Il piccolo era in evidente stato di denutrizione, ma per fortuna non è in pericolo di vita.
Il bambino è ricoverato nel reparto di pediatra e le condizioni stanno migliorando grazie alle cure dei medici. È stato anche sottoposto a esami e analisi del sangue per capire se ci possa essere anche altro dietro o si tratta solo di carenze nutrizionali. Ai medici i genitori, che hanno anche un figlio più grande, hanno ammesso di seguire una dieta vegana, che propongono anche ai loro bambini.
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Dieta vegana e bambini, rischio danni neurologici
L’Associazione italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica, intervenuta proprio sul caso del bambino di Nuoro, invita tutti a riflettere sui pericoli che una dieta vegana può avere in età pediatrica.
La dieta vegana è sconsigliabile in età pediatrica, in quanto priva di vitamina B12, carente di ferro, vitamina D e calcio. La carenza di tali nutrienti può determinare alterazioni dello sviluppo neurologico del bambino, oltre che gravi anemie. Se i genitori intendono seguire questo tipo di dieta, occorre informarli del fatto che la dieta vegana deve assolutamente essere integrata con tutti questi nutrienti, già dalla gravidanza, ed è necessario essere monitorati dal punto di vista medico sugli aspetti più critici.
Giuseppe Malfi, presidente ADI, ricorda che per seguire diete che escludono categorie di alimenti bisogna essere informati sui rischi e sulle necessità di integrazione, per soddisfare i fabbisogni nutrizionali di ogni persona. Compito del personale medico e sanitari è vigilare costantemente. In particolare le donne in gravidanza dovrebbero conoscere i rischi durante la gestazione e nelle fasi di allattamento e svezzamento.
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