Cronaca
DDL Pillon su affido condiviso, mantenimento e bigenitorialità cancellato dal governo giallorosso
Il DDL Pillon con le discusse novità sull’affido condiviso, sul mantenimento dopo il divorzio e sulla bigenitorialità non esiste più.
Il DDL Pillon con le discusse novità sull’affido condiviso, sul mantenimento dopo il divorzio e sulla bigenitorialità non esiste più.
Dite addio al tanto contestato e odiato DDL Pillon. Il disegno di legge che portava il nome del senatore della Lega, che è stato vicepresidente della Commissione Infanzia e adolescenza, è stato archiviato. Ad annunciarlo Elena Bonetti, ministra per le pari opportunità, la famiglia e le disabilità. Le sue parole non pongono dubbi sul superamento del contenuto di quel disegno di legge:
Se mi hanno lasciato nel cassetto una copia del ddl Pillon? Non mi sono informata ma per quanto mi riguarda resterà nel cassetto.
Nei 15 mesi del governo gialloverde di Movimento 5 Stelle e Lega, il senatore, tra gli organizzatori del Family Day di Verona, il suo testo aveva sollevato polemiche da parte di associazioni, movimenti, ma anche avvocati, psicologi e operatori che lavorano con le famiglie e i minori. Proteste accese erano state organizzate anche dai movimenti femministi e dai centri antiviolenza che hanno tentato fino alla fine di bloccarne l’iter. A essere contestati diversi punti del disegno di legge, in merito soprattutto all’obbligo della mediazione famigliare, alla parificazione del tempo trascorso con i figli e al piano genitoriale, oltre che all’abolizione dell’assegno di mantenimento per il genitore che vive con il minore e i cambiamenti della gestione della casa di famiglia. Ma critiche erano piovute anche contro alcune decisioni che potevano mettere a rischio il duro lavoro di chi ogni giorno invita le donne vittime di violenza a denunciare e a non rimanere in silenzio.
Il 28 settembre a Roma si sarebbe dovuta tenere una nuova manifestazione per non far proseguire il viaggio di un decreto di legge considerato retrogrado, insensato, medievale. Ma non ce ne sarà più bisogno, dal momento che quel provvedimento finirà e rimarrà in un cassetto. Anche perché all’Ansa la ministra ha detto:
Nessun diritto alla genitorialità o bigenitorialità può essere anteposto al supremo interesse dei minori in linea con quanto stabilito nell’evoluzione del diritto di famiglia in Italia e nelle principali convenzioni internazionali. Auspico che queste tematiche non diventino terreno di battaglia ideologica. La necessità di trovare risposte più efficaci alle problematiche legate all’affido esiste. Ciò che è archiviata è una risposta inadeguata e dannosa come quella prevista dal ddl Pillon.
Mentre Simone Pillon ha già ammesso che non mollerà mai fino a quando “non sarà riconosciuto il diritto di tutti i bambini a stare con mamma e papà“.
Via | Agi