Istruzione
#ioleggoperché 2019: come funziona il progetto che regala libri alle scuole
Torna #ioleggoperché 2019, il progetto che aiuta le scuole a riempirsi di libri. Ecco come funziona.
È ripartito #ioleggoperché 2019, un progetto nazionale lanciato dall’Associazione Italiana Editori (AIE) per regalare libri alle scuole e coinvolgere tanti ragazzi in un programma di lettura che aiuta a comprendere quanto sia un’abitudine fondamentale e importante. A scuola, come a casa. Potenziando le biblioteche scolastiche e fornendo ai bambini una buona abitudine da passare anche a mamma e a papà.
Il progetto #ioleggoperché ha portato in tre anni più di 650mila libri nelle scuole italiane. Le librerie degli istituti scolastici hanno potuto così respirare, aiutando i ragazzi a imparare ad apprezzare la lettura. A scuola e a casa ovviamente. Tutte le scuole possono aderire al progetto. E tutti possono aiutare le scuole a dotarsi anno dopo anno di tanti libri in più.
Come funziona #ioleggoperché 2019
Il nuovo progetto 2019 è iniziato il 25 marzo. Da quella data e fino al 20 settembre 2019 si può partecipare, iscrivendosi sul sito dedicato, come librai, lavoratori della scuola, liberi cittadini, lettori impegnati per diffondere il progetto e spingere le scuole della propria città ad aderire al progetto. Condividendo i post con l’hashtag #ioleggoperché si dà una mano preziosa a diffondere l’idea che la cultura può essere donata. Ed è importante farlo!
Il momento clou dell’iniziativa sarà la settimana dal 19 al 27 ottobre 2019, quando si terranno in tutta Italia numerose iniziative. In quei giorni potremo andare in libreria, scegliere uno o più libri da donare alle biblioteche scolastiche. Gli editori raddoppieranno il numero dei libri che le scuole riceveranno in dono.
Perché aderire a Io Leggo Perché
Perché la lettura è importante, perché amiamo leggere e vogliamo trasmettere la nostra passione agli altri, perché è giusto aiutare le scuole, perché i ragazzi hanno bisogno di vivere più vite immergendosi nei libri più belli che siano mai stati scritti. E perché condividere è sempre bello e dimostra ai ragazzi che teniamo a loro!
Foto Pixabay