Cronaca
Bimba salvata con un autotrapianto polmonare a Genova
Un’equipe dell’Ospedale Gaslini di Genova ha salvato la vita a una bambina 10 anni grazie a un autotrapianto polmonare.
A Genova c’è stato un vero miracolo, una equipe dell’Ospedale Gaslini ha salvato la vita ad una bambina di 10 anni affetta da cardiopatia congenita e grave malformazione polmonare, dopo anni di cure e tentativi quando la situazione stava precipitando, hanno optato per un autotrapianto polmonare. L’ autotrapianto polmonare è un intervento pericoloso e molto delicato che non era mai stato fatto su un paziente pediatrico, per fortuna dopo quattro delicatissime operazioni tutto è andato bene.
La bambina ha 10 anni ed è di Varese, con i problemi al cuore ci convive da sempre perché è nata prematura da una gravidanza gemellare e con una gravissima cardiopatia congenita e un’ipoplasia del circolo arterioso polmonare di destra. Una situazione molto seria, il trapianto di cuore e polmoni le è stato rifiutato in 4 centri italiani e in 2 all’Estero, proprio perché le probabilità di insuccesso erano molto alte. L’Ospedale Gaslini di Genova ha elaborato un piano per poterle salvare la vita e ci sono riusciti.
[related layout=”big” permalink=”https://bebeblog.lndo.site/post/217514/alessia-e-arianna-le-sorelline-di-catania-unite-da-un-trapianto”][/related]
I medici hanno prima lavorato sulla funzionalità del cuore poi quella dei polmoni con l’assistenza in Ecmo e 4 interventi ad altissima complessità. La bambina è stata sottoposta a un intervento in cateterismo cardiaco, è stata collegata all’Ecmo (un dispositivo salvavita che sostituisce la funzione di cuore e polmoni) per 75 giorni e nel frattempo ha subito delicatissime operazioni molto lunghe di 9 e 13 ore. Nel complesso la bambina ha subito un autotrapianto polmonare e grazie ai medici, ai genitori che non hanno mai smesso di lottare e al suo coraggio potrà avere una vita normale.
Andrea Moscatelli, direttore della Rianimazione del Gaslini, ha dichiarato:[quote layout=”big” cite=”Andrea Moscatelli] ”Dopo più di due settimane di assistenza, senza prospettive di guarigione, e nonostante le molteplici incertezze, di fronte alla prospettiva di morte certa, abbiamo cercato una soluzione alternativa che potesse dare alla bambina una prospettiva di vita soddisfacente. Attraverso un intervento cardiochirurgico durato quasi 13 ore il tronco dell’arteria polmonare al circolo arterioso ipoplasico del polmone destro, completando il recupero funzionale e riducendo significativamente il sovraccarico di pressione del ventricolo destro, condizione alla base della grave disfunzione cardiaca di G. Di fatto, attraverso tutti questi delicati passaggi, la bambina ha potuto beneficiare di tutti gli effetti di un autotrapianto polmonare, il primo effettuato a questa età e per questa indicazione”.[/quote]
[related layout=”big” permalink=”https://bebeblog.lndo.site/post/215928/il-papa-di-alex-montresor-mio-figlio-era-come-morto-dopo-il-trapianto-gioca”][/related]
via e foto | ansa