Scuola
Esame di terza media: tutti promossi, ma i voti sono bassi
Promossi all’esame di terza media con numeri da record, peccato che la preparazione sia appena sufficiente.
La scuola media è da sempre una sorta di limbo, a metà strada tra la scuola elementare e le superiori. Accoglie i ragazzi in una fase molto complicata della vita, la preadolescenza e purtroppo molto spesso non c’è una voglia adeguata di studiare. Ecco perché i dati del Ministero dell’Istruzione sull’esame di terza media dell’anno scorso non sono stupefacenti, anzi vanno a confermare un trend che i genitori già sanno.
Nel 2018 c’è stato un record di ammessi all’esame (il 98,3 per cento: due anni prima erano il 97,6%), bocciati vicino allo zero (0,2%). Tutti promossi, o quasi, peccato che il voto sia abbastanza basso. Moltissimi (225) non hanno preso più di 6. Questo risultato può voler dire tante cose: prima di tutto consegnare al liceo o alle superiore dei ragazzi poco preparati che fanno fatica ad affrontare gli anni successivi e poi scaricare il cosiddetto “barile”. Assumersi la responsabilità di una bocciatura alle Medie non è facile, meglio lasciare ai colleghi degli anni successivi la patata bollente.
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E poi c’è un terzo problema: come denunciato dalla Commissione europea qualche settimana fa, la dispersione scolastica in Italia è tornata a crescere, dopo anni di calo continuo: la previsione per il 2018 è del 14,5% dopo che nel 2016 si era toccato il minimo storico (13,8%). Che i fenomeni siano collegati?