Cronaca
Alessia e Arianna, le sorelline di Catania unite da un trapianto
Alessia e Arianna sono due sorelline di Catania che saranno unite per sempre da un trapianto di midollo. Arianna (8 anni) donerà il midollo ad Alessia (5 anni) che combatte con la leucemia.
Alessia e Arianna sono due sorelline di Catania che, insieme ai loro genitori, stanno percorrendo una strada molto difficile… una strada in cui di mezzo c’è il cancro. Ad essersi ammalata sin da piccolissima è la Alessia che ha solo cinque anni e che da tre combatte contro la leucemia, Arianna è la sorella maggiore, ha 8 anni e tra qualche giorno donerà il suo midollo per salvare la vita alla sorellina.
La piccola Alessia ha combattuto e sconfitto il cancro a tre anni, si è curata a Catania e tutto sembrava potersi risolvere velocemente, poi però c’è stata una ricaduta e la famiglia, in accordo con i medici etnei, ha fatto le valigie per recarsi all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma che è un centro specializzato con protocolli e tecniche d’avanguardia. Alessia verrà sottoposta a un trapianto perché è l’unica cura possibile per lei, per fortuna la sorella è risultata compatibile al 100% e quindi si potrà agire tempestivamente, con la speranza di regalare un futuro sano e felice alla bambina.
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Il papà delle bambine ha raccontato la storia della sua famiglia a CataniaToday e ha dichiarato:[quote layout=”big” cite=”Papà di Alessia e Arianna] “Siamo qui a Roma da nove mesi. Nove mesi tra chemio e immunoterapia per riportare in remissione la piccola che adesso ha bisogno del trapianto di midollo che la farà rinascere per la seconda volta. Il trapianto è previsto il prossimo 5 aprile. Ad Arianna abbiamo spiegato tutto con tatto e delicatezza. Ha le sue paure, perché è una bimba anche lei, ma è felicissima di poter salvare la vita alla sua sorellina“.[/quote]
Il trapianto di midollo osseo avviene in due fasi: la prima consiste nel debellare la malattia dal corpo del paziente con chemioterapia e radioterapia, la seconda nel prelievo del midollo dal donatore e infusione nel paziente.
In bocca al lupo alle due coraggiose sorelline e a tutta la famiglia.
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via | cataniatoday
foto | pixabay