Scuola
Equinozio di primavera alla scuola elementare, come spiegarlo
Come spiegare ai bambini della scuola elementare l’equinozio di primavera? Ecco qualche idea utile.
Parlare di equinozio di primavera alla scuola elementare potrebbe non essere facile. Ma basta trovare le giuste parole e gli esempi più semplici per fare in modo che anche i più piccoli possano comprendere tutto quello che c’è da sapere su questo evento.
Cos’è l’equinozio di primavera
L’equinozio di primavera è il giorno che chiude ufficialmente l’inverno e dà il via alla primavera. Convenzionalmente (e anche per la chiesa cattolica che la usa come data di riferimento per stabilire quando cade la domenica di Pasqua) questo giorno è fissato il 21 marzo. Ma in realtà non ha una data fissa. Può capitare tra il 19 e il 21 marzo. Ad esempio, l’equinozio di primavera 2019 è stato il 20 marzo 2019, alle ore 22.58 in Italia.
Il giorno non può essere fisso perché il moto di rivoluzione del nostro pianeta ha una durata di 6 ore, 9 minuti, 10 secondi in più dei 365 giorni con cui calcoliamo ogni anno. Per questo è stato inserito un anno bisestile ogni quattro anni, per recuperare il tempo altrimenti perso. Questa oscillazione determina anche il fatto che l’equinozio e altri eventi non abbiano una data fissa.
Non esiste solo l’equinozio di primavera, ma c’è anche l’equinozio d’autunno. In questi giorni il Sole si trova perpendicolare alla linea dell’Equatore (ovviamente questo accade perché è la Terra a ruotare, non l’astro che ci illumina e ci dà calore). In questo giorno le ore di giorno e le ore di notte sono uguali, 12 per entrambe. Equinozio significa proprio “notte uguale”.
Con l’equinozio di primavera le giornate cominciano a farsi più lunghe e la bella stagione comincia a fare capolino dopo il lungo inverno. Al contrario, l’equinozio d’autunno sancisce la fine della bella stagione. E ci dice che l’inverno, le giornate corte, il buio e il freddo sono dietro l’angolo!
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