Papà
A che età diventare padre?
A che età diventare padre? Esiste un’età migliore rispetto ad un’altra? Ecco quello che dovete sapere.
A che età diventare padre? È la domanda che spesso si fanno gli uomini. Come se la fanno le donne chiedendosi a che età diventare madre. Ovviamente non esiste una risposta unica. Ci sono molti fattori in gioco. La scienza, però, ci dice che in realtà esiste una fascia d’età nella quale sarebbe meglio progettare di diventare papà. Per evitare rischi sia per la gravidanza sia per il bambino.
Institut Marquès ci fornisce dati utili per poter analizzare il tema della paternità ritardata. Siamo abituati a pensare che l’orologio biologico esista solo per le donne. Ma è uguale anche per gli uomini. L’avanzare dell’età, infatti, diminuisce il potenziale riproduttivo e in alcuni casi mette a rischio la salute del futuro bebè.
Dai 30 anni in poi il testosterone cala dell’1% ogni anno. Inoltre il passare del tempo può provocare l’ossidazione degli spermatozoidi, riducendo la capacità fecondativa del seme. Secondo uno studio condotto dall’istituto, la fertilità maschile è in calo. Il 65,6% della popolazione maschile non soddisfa i criteri ritenuti nella norma dall’Organizzazione Mondiale di Sanità per quello che riguarda il numero degli spermatozoi e la loro mobilità.
L’invecchiamento dell’apparato riproduttore può causare problemi alla fertilità maschile.
I rischi della paternità ritardata maschile
Ma quali sono i rischi della paternità ritardata maschile? L’età migliore per avere figli, come nelle donne, è tra i 20 e i 30 anni. In Italia però gli uomini cominciano a pensare di avere figli dopo i 35 anni. Ritardando l’età in cui si cerca il primo figlio, può risultare più difficile raggiungere una gravidanza e molte coppie dovranno ricorrere a un aiuto medico.
La paternità ritardata fa aumentare anche il numero di aborti spontanei per l’eccessiva frammentazione del DNA nel seme. Senza dimenticare i possibili rischi che corre il bambino: il 10% delle Sindromi di Down e fino al 40% delle Sindromi di Klinefelter sono legate all’età del padre superiore ai 55 anni. Lo stesso si puà dire per il nanismo acondroplastico, la schizofrenia, l’autismo.
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