Salute e benessere
Pidocchi, a rischio bambini e ragazzi dai 3 ai 18 anni
Ogni anno sono 1 milione e 200 mila in totale gli ‘under 18’ a fare i conti con i pidocchi
I pidocchi sono un vero incubo per i bambini e per i relativi genitori. Purtroppo, non c’è scuola materna e scuola elementare che non debba fare i conti con questo problema. Italo Farnetani, ordinario alla Libera università degli Studi di scienze umane e tecnologiche di Malta, ha fatto un po’ di chiarezza:
“Ogni anno sono 1 milione e 200 mila in totale gli ‘under 18’ a fare i conti con i pidocchi, e queste settimane sono le peggiori, specie per chi ha bambini dai 3 ai 12 anni. L’abbinamento tra il freddo delle ultime settimane, quello dei giorni della merla per intenderci, e ambienti chiusi e affollati ha favorito la diffusione di tutti gli agenti infettivi e anche di questi parassiti. La trasmissione dei pidocchi, poi, è agevolata dall’uso di sciarpe e cappelli, spesso appesi vicini fra loro o ammucchiati dai bambini”.
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Ogni anno sono colpiti circa 100 mila bimbi di 1-2 anni, 400 mila di 3-6 anni, 500 mila di 7-12 anni e 200 mila a 13-18 anni. Insomma, più si cresce e più aumenta il rischio.
“Quando un bambino presenta periodicamente i pidocchi, non è perché la famiglia non è stata diligente o abbia scelto un prodotto sbagliato ma è solo che in classe c’è qualcuno che presenta i pidocchi e non fa il trattamento”.
Come si previene?
“Considerando che le uova del pidocchio ci mettono otto giorni a svilupparsi, è sufficiente che voi controlliate, per esempio il sabato, la testa del bambino, soprattutto sulla parte della nuca – se non osservate niente, il bambino non deve fare alcun trattamento, mentre se vedete le lendini, che sono piccole uova color avorio saldamente attaccate alla base del capello, e che soffiando non vanno via, eseguite il trattamento al bambino con il consueto prodotto”.
E poi bisogna ricordare che i pidocchi non sono sinonimo di scarsa igiene. È importante seguire un trattamento con i prodotti antiupediculosi e non è necessario tagliare i capelli.
Via | Adnkronos