Cronaca
I giorni della merla, la leggenda per i bambini
Cosa sono i giorni della merla? Qual è la leggenda che possiamo raccontare ai bambini?
Giorni della merla, leggenda da raccontare ai bambini: cosa possiamo spiegare ai più piccoli di casa per capire insieme a loro perché si dice che in questo periodo è più freddo? Secondo la tradizione i giorni della merla sono gli ultimi tre giorni di gennaio. Precisamente il 29, 30 e 31 gennaio. A volte indicano gli ultimi due giorni del mese di gennaio e il primo giorno di febbraio. E sono i giorni più freddi dell’anno. È solo un detto popolare, ovviamente, niente di scientifico…
Però la storia dei giorni della merla è davvero bella da raccontare ai bambini. Anche per affrontare questi giorni che saranno i più freddi dell’anno secondo la tradizione.
Leggenda dei giorni della merla
La leggenda ci porta in una Milano freddissima. Era caduta tantissima neve. Pasquino, un merlo, Nerea, una merla, Verina, Podino e Sirino, i loro figli, abitava in città dalla fine dell’estate, in un nido su un albero presente nel cortile di un palazzo in zona Porta Nuova. L’inverno era arrivato e il freddo li aveva messi in difficoltà. Nerea, preoccupata, disse a Pasquino che bisognava cercare un altro rifugio, altrimenti i piccoli sarebbero potuti morire.
Pasquino decise di portare la sua famiglia sotto una grondaia riparata. Mamma merla e papà merlo andavano a cercare cibo a turno per i piccoli, anche se era difficile visto che neve e ghiaccio avevano coperto tutto. Pasquino andò nelle città vicine per cercare un posto più accogliente. La mamma si spostò con i piccoli vicino a un camino caldo. Quei tre giorni furono terribili. Subito dopo Pasquino tornò e non riconobbe la famiglia, diventata nera per il fumo del camino. Anche lui cambiò colore dopo aver passato la notte insieme alla famiglia, abbracciato bello stretto a moglie e figli.
Da quel giorno i merli sono nati neri. I merli bianchi sono un’eccezione. E da allora i tre giorni più freddi dell’anno sono ricordati come “i giorni della merla”, in loro ricordo.
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