Alimentazione per bambini
Capodanno: nessun divieto sul cibo ai bambini
I bambini possono godersi il cenone dell’ultimo dell’anno: è importante però che il cibo sia sano e non esagerare nelle dosi.
Pronti a festeggiare l’ultima notte dell’anno? Oltre ai fuochi d’artificio, la musica e l’allegria, quella di domani sarà l’occasione per sedersi a tavola un’altra volta. I pediatri consigliano di fare molta attenzione al cibo, che deve essere di qualità. Il presidente della Società italiana di pediatria Alberto Villani ha dichiarato:
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“Il cibo fa parte dell’educazione dei bambini. Quando arrivano le festività i divieti a tavola non sono ammessi. Pandoro, panettone, dolcetti tradizionali non devono essere eliminati dai pasti, ma di sicuro le porzioni non devono essere eccessive. Certamente non si darà da mangiare un torrone a un bambino di un anno, o mezzo panettone a un piccolo di sei anni. La regola è che bisogna concedere ai figli le cose buone ma senza esagerare”.
Giusto dunque qualche vizio e qualche dolce, ma bisogna ricordarsi quanto conta la qualità. E, cosa ancora più importante, mai esagerare. Dopo aver mangiato, soprattutto se si tratta di un pranzo come quello del primo dell’anno, è importante muoversi:
“Una bella passeggiata, quattro tiri al pallone e specialmente giocare a rincorrersi, a nascondino soddisfano la voglia di aggregazione, danno allegria e aiutano a smaltire qualche eccesso a tavola. Via libera anche ai giochi da tavola, perché una bella partita a monopoli è sempre meglio di un’ora davanti allo smartphone”.
E quando le feste sono finite, come si riporta alla normale alimentazione i piccoli?
“No a digiuni o a periodi punitivi -bisogna semplicemente tornare alla normalità della dieta mediterranea. Cioè per i piccoli in età scolare pasti con un primo di 60-80 grammi, un secondo a base di pesce, specie azzurro, due volte a settimana, e tre volte la carne, quindi contorno e un piccolo frutto. Per i ragazzi dai 10 ai 16 anni, se fanno sport, dagli 80 ai 100 grammi di pasta, secondo e contorno. La frutta, volendo, anche a merenda”.
Via | Ansa