Scuola
Come e quando si scrive una giustifica per non aver fatto i compiti?
Come si scrive una giustifica per non aver fatto i compiti? Vediamo la forma corretta e, soprattutto, quando è consigliato evitarla.
Come si scrive una giustifica per non aver fatto i compiti? Niente di più facile. Se i vostri ragazzi non hanno potuto fare i compiti assegnati a casa per valide ragioni, allora dovrete scrivere un messaggio sul diario indirizzato alla maestra, rigorosamente firmato.
Quando scrivere una giustifica per non aver fatto i compiti
Potete semplicemente scrivere: “Giustifico mio figlio/mia figlia per non aver fatto i compiti…“, indicando poi la ragione. Ma attenzione, il motivo deve essere valido. I compiti a casa vanno sempre fatti, anche se si pensa che sono troppi o che sono troppo difficili. Non proteggiamo i figli dai doveri scolastici, fa male a loro e nuoce alla scuola.
La giustificazione del genitore per compiti a casa non eseguiti andrebbe fatta solo in casi eccezionali. Ad esempio se sono insorti dei problemi di famiglia e i ragazzi non hanno avuto modo di farli. Si tratta di cause di forza maggiore. O perché magari il bambino è stato male, è dovuto andare in ospedale, al pronto soccorso. Anche se in questi casi è meglio tenerli a casa sotto controllo almeno per un paio di giorni.
Quando è meglio evitare la giustifica
Non andrebbero giustificati, invece, i bambini che non hanno voglia di fare i compiti, che si sono dimenticati di farli o che non li hanno scritti nel quaderno. Se è un caso sporadico si può soprassedere. Ma se diventa la prassi forse è meglio parlare con le maestre per capire se in classe va tutto bene. Non fate come quei genitori che esonerano i figli dal fare i compiti assegnati dalla maestra solo per svogliatezza. Così sminuite la figura dell’insegnante. Meglio parlarne direttamente con lei, se ritenete che siano troppi o non idonei.