Educazione
I bambini sanno distinguere le scuse sincere da quelle false
Non possono essere ingannati: i bambini sanno cogliere le sfumature e si rendono conto anche quando i mi dispiace sono falsi.
Insegnare ai bambini a chiedere scusa non è per nulla facile. Molto spesso ripete la classica frase di circostanza per accontentare il genitore, non certo perché lo pensa o si rende conto della gravità del gesto compiuto. Le scuse dunque perdono di efficacia. A sostenerlo è uno studio dell’Università del Michigan condotto su bambini tra i 4 e i 9 anni. Secondo gli autori, anche i più piccoli sono in grado di distinguere una scusa sincera da una che non lo è e sono convinti che il penitente forzato sia mosso da interesse personale, come la paura di una punizione.
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Cosa deve fare il genitore? Non è facile, soprattutto quando il bimbo è piccolo. Il bambino deve comprendere perché l’altro si è offeso e il genitore deve attendere che avvenga questo passaggio: solo allora il piccolo sarà davvero pronto per il famoso “mi dispiace”. E c’è di più. Gli altri bimbi si rendono conto se le scuse non sono sincere e sanno apprezzare la differenza.
I ricercatori hanno sottoposto tre diversi scenari al giudizio di piccoli: casi in cui le scuse erano sentite e spontanee, quelli in cui erano sentite ma fatte solo grazie all’intervento di un adulto e infine quelle obbligate. Già dai quattro anni i bambini sono stati in grado di distinguere chi era pentito davvero e chi no, stabilendo inoltre che le scuse più efficaci erano quelle di chi mostrava davvero pentimento, indipendentemente dalla spontaneità del gesto.
Via | La Repubblica