Salute e benessere
Bambini, giocare all’aperto salva la vista
Stare al chiuso, usare le nuove tecnologie e concentrare la vista su oggetti vicini espone i bambini al rischio miopia.
La vista delle nuove generazioni è sempre più fragile. Siamo sempre più miopi. Questo è un dato di fatto. Considerate che la Cina è in testa, con oltre il 90% dei cittadini che non vedono bene da lontano e un picco che supera il 95% per i più giovani. Purtroppo a rovinare la vista dei bambini c’è la permanenza al chiuso e l’uso di tecnologie. Come proteggere dunque gli occhi dei bambini? I piccoli devono stare all’aria aperta. Il professor Francesco Bandello, direttore della Clinica oculistica dell’Università Vita- Salute del San Raffaele di Milano, ha dichiarato:
“Sappiamo da tempo che concentrarsi a lungo su oggetti vicini porta a disturbi della vista. Lo stereotipo del topo da biblioteca con libro e occhialoni ci dice proprio questo. Lo sforzo di mettere a fuoco molto da vicino, quindi leggere o guardare uno smartphone, stimola il muscolo ciliare che consente di mettere a fuoco molto da vicino sul piano retinico e non al di dietro. Se queste attività si prolungano nel tempo e soprattutto se si comincia già da piccoli, il muscolo si rafforza e l’insorgenza della miopia diventa più probabile. Così possono insorgere casi di miopia dove non ce li saremmo aspettati e situazioni in origine lievi rischiano di peggiorare”.
Quali sono i bambini più a rischio? I bambini che vanno prima a scuola come quelli nati alla fine dell’anno o che fanno l’anticipatario. A influenzare la vista anche l’educazione dei genitori: per ogni grado di istruzione in più, in particolare della madre, il rischio per i più piccoli di sviluppare il problema aumenta del 33% .
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“Adesso i bambini vengono portati a scuola il prima possibile dai genitori che lavorano e non sanno dove lasciarli. Non si cresce più nei campi come facevano i nostri nonni. Persino le attività sportive non vengono più fatte all’aria aperta ma in palestre al chiuso. Questi sono tutti fattori che concorrono all’insorgere del problema. Senza contare che oltre allo studio e alla lettura, in casa, si usano i dispositivi elettronici sin dalla prima infanzia per distrarre i bambini e tenerli calmi. Per aiutare la vista dei più giovani è importante che passino tempo fuori, facciano attività all’aria aperta”.