Cronaca
Bambini, togliere le tonsille non è quasi mai la soluzione
Un recente studio inglese ha evidenziato come la tonsillectomia non sia risolutiva in sette casi su otto.
Il bambino ha sempre la tonsillite, con febbre alta e placche. Tutti i mesi (o quasi) gli episodi si ripetono, finché la famiglia in accordo con l’otorino decide per la tonsillectomia. Un tempo questo intervento era praticato con molta più frequenza, oggi meno. Secondo però uno studio di oltre 1,6 milioni di cartelle cliniche scritte da più di 700 medici di medicina generale tra il 2005 e il 2016 nel Regno Unito, sette interventi su otto sarebbero da evitare.
I ricercatori dell’Università di Birmingham hanno scoperto che su 18.271 bimbi che hanno rimosso le tonsille in questo periodo solo l’11,7% (2.144) ha avuto un dolore tale alla gola da giustificare un intervento chirurgico. I risultati dell’analisi sono state pubblicate sul British journal of General Practice.
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Durante lo studio, gli esperti hanno anche scoperto che, tra coloro che avevano subito una tonsillectomia, il 12,4% aveva riportato da cinque a sei mal di gola in un anno; il 44,7% aveva sofferto da due a quattro mal di gola in un anno, e il 9,9% ha avuto un solo di gola nell’arco dei 12 mesi. Tom Marshall, docente dell’Università di Birmingham che ha condotto lo studio, ha dichiarato:
“La ricerca suggerisce che i bambini con meno mal di gola non hanno abbastanza giovamento da giustificare un intervento chirurgico, perché il mal di gola tende ad andare via comunque”.