Gravidanza
Gravidanza, 1 su 4 è indesiderata in Italia
Attendere un bambino non è sempre una bella notizia: in Italia il 25 percento delle gravidanze sono indesiderate.
Non sempre la gravidanza è una gioia. Molto spesso arriva all’improvviso, senza annunciarsi e butta nello sconforto la coppia che si ritrova in attesa. Sono 15 milioni le gravidanze indesiderate ogni anno nel mondo e, in Italia, secondo i dati presentati al Congresso nazionale SIC-Società Italiana della Contraccezione, 1 gravidanza su 4 è indesiderata e il 50% esita in una interruzione volontaria di gravidanza.
Nel 2016 il 13,8% delle donne ha utilizzato la contraccezione ormonale, a fronte di un tasso di abortività del 6,5% e di fertilità dell’1,34%. Se si guardano le differenze geografiche: la pillola al Nord è usata nel 18% dei casi, al centro al 13% e al sud al 7,6% con Campania, Basilicata e Molise al 6%, Lombardia al 19% e Sardegna, da sempre in controtendenza rispetto al trend nazionale, al 28%.
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Il problema è ancora oggi un fatto culturale e informativo: il 10% degli adolescenti non usa alcun metodo contraccettivo durante i rapporti sessuali, il 13,6% si affida al poco sicuro metodo del coito interrotto, il 52% utilizza il preservativo e solo il 3,3 la pillola. Il preservativo è il re degli anticoncezionali, nonostante la pillola risulti essere il metodo contraccettivo ormonale più conosciuto dalle donne, quella combinata ad esempio in media dal 68% delle pazienti che hanno aderito al questionario SIC, come il profilattico, 91,3%.
Altri metodi conosciuti: spirale al rame, 53%; cerotto, 35% e anello 34%. Intorno al 20% la conoscenza di altri metodi come la pillola a base di estradiolo, quelle progestiniche, le spirali al levonorgestrel o l’impianto sottocutaneo.