Cronaca
Genitori separati, dove deve vivere il bambino?
Con chi deve vivere il bambino dopo la separazione dei genitori? Ecco con quale logica viene stabilito il collocamento del minore.
Quando i genitori si separano è molto difficile gestire l’affidamento del bambino, soprattutto se mamma e papà non vanno d’accordo. Dove deve vivere e con chi? Si ha la convinzione che il genitore che ha scelto di trasferirsi magari per esigenze professionali o economiche debba perdere l’affido del piccolo. Non è così.
Secondo un intervento di Andrea Gazzotti, Avvocato Studio Legale Bernardini de Pace, su Repubblica:
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Occorre ricordare che il trasferimento di residenza rientra tra i diritti fondamentali costituzionalmente garantiti (art. 16 Cost.), per cui non è ammissibile limitarne o impedirne l’esercizio e tanto meno prevedere una sorta di conseguenza “punitiva” nell’ipotesi in cui dovesse verificarsi. Qualora, dunque, una tale limitazione alla libera circolazione e al libero trasferimento di residenza di un genitore venisse previsto in un accordo di separazione o di divorzio, potrebbe essere addirittura nulla.
Il trasferimento quindi non incide negativamente sull’affidamento del figlio. Ha però il suo valore. Il genitore privilegiato, nonostante un eventuale cambio di residenza, è la madre, perché per i giudici esiste nei figli minori, che siano in età prescolare o scolare, un rapporto di stretta dipendenza fisica e materiale dalla madre, dal preminente punto di vista delle esigenze primarie di vita.
Se però c’è un conflitto tra gli ex partner, il criterio di collocamento è quello dell’ interesse del minore
Il genitore affidatario, può dunque essere sia il padre, sia la madre, in base al solo preminente interesse del minore. Non può essere il “genere” a determinare una preferenza per l’uno o l’altro ramo genitoriale. Una differente decisione riporterebbe il diritto indietro di oltre 30 anni, sconfessando proprio i principi non negoziabili del superiore interesse del minore e della parità genitoriale.