Cronaca
Vaccinazioni: dopo il decreto Lorenzin più vicini alla soglia di sicurezza per anti-polio e morbillo
Dopo nove mesi di Decreto Lorenzin si possono notare i primi risultati: le vaccinazioni sono aumentate e per alcune malattia si è raggiunta la soglia di sicurezza.
Non bisogna abbassare la guardia. È questo l’invito degli esperti che hanno partecipato al corso di formazione professionale continua “I vaccini: vittime del loro stesso successo. Il ruolo dei media per contrastare la vaccine hesitancy e informare sull’opportunità vaccinale”. Secondo gli ultimi dati, grazie al decreto Lorenzin, la copertura dell’anti-polio è risalita al 94,5%, mentre quella del morbillo arrivata al 91,6%, (+4,4%), l’anti-pneumococcica è passata dall’88,4% nel 2016 al 90,8%. Si tratta di ottimi risultati, ma ovviamente non bisogna fermarsi.
«Il fenomeno della “esitazione vaccinale” è complesso e in aumento e una delle motivazioni è il timore di effetti collaterali. La comunicazione delle informazioni è uno degli aspetti più delicati e deve tenere conto di tutte le domande e i dubbi posti dai genitori o da chi deve essere direttamente vaccinato, anche se privi di ogni fondamento scientifico».
Ha commentato afferma Sergio Pecorelli, Presidente di Giovanni Lorenzini Medical Foundation, New York, NY (USA), che ha promosso il corso di formazione e si è occupato anche di due quaderni de Il Sole 24 Ore-Sanità, “Dalla vaccine hesitancy alla vaccine recovery” e “Prevenzione oncologica con il vaccino anti-Papillomavirus umano: Domande e… Risposte”, realizzati con il contributo incondizionato di MSD.
«La vaccinazione è il miglior sistema per indirizzare il sistema immunitario del neonato e del bambino molto piccolo a difendersi proprio verso ciò per cui è importante difendersi. Le vaccinazioni sono particolarmente importanti nelle primissime fasi della vita al punto che, per proteggere il nascituro, oggi viene presa in considerazione la possibilità di vaccinare la donna in gravidanza, soprattutto per malattie, come l’influenza e la pertosse che nel bambino molto piccolo possono avere conseguenze serissime».
Ha precisato Alberto Villani, Presidente Società Italiana di Pediatria e Responsabile U.O.C. Pediatria Generale e Malattie Infettive, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS, Roma.
Il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019 (PNPV), con il Decreto Lorenzin, prevede l’obbligo per l’iscrizione a scuola nella fascia 0-16 anni, di 10 vaccinazioni (anti poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella), gratuite e obbligatorie a partire da settembre 2017. A queste sono aggiunte quattro che il decreto prevede ad offerta attiva e gratuita, ma senza obbligo, da parte di Regioni e Province autonome (anti-meningococcica B, anti-meningococcica C, anti-pneumococcica, anti-rotavirus).