Cronaca
Maternità, un’azienda di Trieste offre alle mamme spazi di coworking e orari flessibili
Ciò che serve alle mamme non sono grandi politiche ma aiuti concreti, proprio come sta facendo un’azienda di Trieste che ha previsto spazi di coworking e orari flessibili.
Non sempre avere un bambino vuol dire rinunciare al lavoro. In Italia, purtroppo, sono numerose le donne che smettono di andare in ufficio per prendersi cura dei bambini, perché le politiche aziendali sono poco tolleranti. Il quotidiano La Repubblica ha raccontato una storia bellissima, quanto rara, di una donna premiata proprio in gravidanza. La protagonista è Delia Barzotti, rimasta incinta dopo un anno dall’assunzione a tempo determinato alla Cpi-Eng, un’azienda triestina di ingegneria e progettazione meccanica che ha deciso di sposare, proprio per venire incontro a Delia, una filosofia pro-mamme.
L’azienda ha istituito uno spazio di coworking, con area bimbi e educatrice a disposizione, e orari di lavoro flessibili. Nell’attesa di mandare la bimba di quattro mesi al nido, la mamma lavora due giorni a settimana all’interno dello spazio di lavoro condiviso, un ambiente in cui può guardare la bimba e al tempo stesso fare il suo lavoro. E ovviamente pagare il nido non è un problema, perché ha lo stipendio pieno su cui contare (proprio in gravidanza le hanno dato il tempo inderterminato). Delia, però, ha raccontato che in passato – in un’altra realtà- ha dovuto firmare anche le dimissioni in bianco per il suo essere mamma. L’idea di questa flessibilità a misura di mamma è del proprietario della Cpi, Christian Bracich.
“L’azienda è fatta di persone, non di numeri. È questa la nostra filosofia. Se una persona è valida, va valorizzata. Siamo aperti a nuove esperienze. Ad esempio ho appena assunto in part time Alessia. Ha un bambino di sei mesi e dove lavorava prima non accettavano l’orario ridotto. Il lavoro è come una famiglia, bisogna trovare il modo per non far andare via le persone”.