Educazione
È possibile educare i bambini senza tener conto del genere?
Qualche riflessione per educare i bambini senza gli stereotipi di genere, senza condizionamenti e preferenze imposte in base al sesso
Il mondo per come lo conosciamo è diviso in maschi e femmine, se sei un bambino puoi fare delle cose, se sei una bambina altre, cresciamo così, e diventa normale usare questo tipo di approccio. In questi anni si sta parlando tanto degli stereotipi di genere, che sono l’insieme di quei comportamenti che caratterizzano i due sessi sin dall’infanzia e che siamo noi adulti a proporgli.
I bambini giocano con le macchinine, si vestono di azzurro e devono essere vivaci e spericolati. Le bambine invece vestono di rosa, vogliono fare le ballerine, giocano con le bambole e devono essere delle “brave bambine” e non dei “maschiacci”. Cresciamo così, ed un bambino sensibile diventa una “femminuccia”, una bambina che magari imita il fratello o il cugino e vuole i pantaloni e i capelli corti, comincia a farci preoccupare perché ci sembra diversa.
I bambini assorbono come spugne quello che noi gli proponiamo, ma poi si mescolano nel mondo e con gli altri bambini, sta a noi dargli tutti gli strumenti necessari per essere felici, ma anche forti. Il genere fa parte di noi, in qualche modo è normale che ci sia e che anche i bambini ne siano consapevoli, quello che è importante è non educarli con gli stereotipi. I maschi non sono più forti o intelligenti in quanto maschi, così come non sono impediti e superficiali. Le bambine non sono tutte sensibili e amanti del rosa, c’è chi ama il blu o il verde, chi vuole giocare a calcio, a pallavolo o a basket e non gli interessa diventare ballerina. Si dovrebbero educare i bambini all’uguaglianza, ma trasmettendo anche il valore delle diversità, ma soprattutto fargli capire che ognuno di noi può essere e diventare quello che desidera, senza limiti e senza stereotipi di genere.
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In Svezia hanno provato ad educare i bambini svincolandoli dal genere, quindi trattandoli tutto allo stesso modo, evitando addirittura di identificarli come maschi e femmine, hanno persino coniato il pronome neutro, “hen” che si usa con tutti e che è entrato nel linguaggio comune. A distanza di anni hanno tratto le prime conclusioni ed è stato dimostrato che i bambini educati in questo modo non mostrano preferenze per i compagni di gioco dello stesso genere e sono meno inclini a giudicare in base agli stereotipi.
Dovremmo educare i bambini ad essere delle brave persone, ad essere generosi e sensibili, ma anche dargli di strumenti per imparare a difendersi. L’ambiente in cui si vive condiziona moltissimo e sta a noi offrire un esempio sano, sia a casa che quando si è fuori e ci relaziona con il mondo fuori.
È possibile dunque educare i bambini senza tener conto del genere? Probabilmente la risposta è no, almeno nella nostra società, possiamo però educarli senza gli stereotipi, che finiscono per diventare delle gabbie.
via | ilpost
foto | iStock