Cronaca
Torre Pellice, vigili urbani all’asilo per non far entrare una bambina non vaccinata
A Torre Pellice, nel torinese, i vigili sono stati chiamati a intervenire per evitare l’ingresso all’asilo di una bambina non vaccinata.
A Torre Pellice, nel torinese, i vigili urbani sono stati chiamati per intervenire in un asilo nido, per non far entrare, al rientro dalle vacanze di Pasqua, una bambina iscritta, ma non in regola con tutti i vaccini obbligatori per i bambini che vanno a scuola.
I genitori hanno raccontato che sapevano benissimo perché i due agenti fossero lì davanti alla porta di ingresso: la figlia di Eros Giustetto, papà di 45 anni di Luserna San Giovanni che vive insieme alla figlia, alla compagna e ad altri due figli della donna, non è stata vaccinata. Aveva già ricevuto una raccomandata nella quale si specificava che la bambina sarebbe stata espulsa.
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Loro si sono presentati lo stesso perché volevano farle finire l’anno scolastico, ma l’asilo nido comunale di Torre Pellice le ha impedito l’ingresso perché è l’unica bambina non in regola con le vaccinazioni. Il padre racconta:
Abbiamo chiesto di fare gli esami per verificare che non abbia intolleranze ai farmaci ma non ci hanno ancora risposto. E avevamo un accordo con il medico dell’Asl di Pinerolo: dopo quegli esami ci saremmo visti e avremo deciso cosa fare, ma il segretario comunale ha forzato la mano e siamo stati sbattuti fuori da scuola.
In realtà è la legge dell’obbligatorietà dei vaccini a dare le tempistiche, come sottolineato dal sindaco Marco Cogno:
Abbiamo dovuto prendere un provvedimento a seguito della normativa Lorenzin e delle procedure indicate dalla Regione. La legge è questa, con la famiglia è da ottobre che ci si incontra in Comune e che ci si scambia lettere. I genitori erano stati avvisati che da oggi, alla riapertura del nido, l’utente non era più ammissibile, quindi abbiamo mandato i vigili qualora la famiglia si fosse presentata. Così è stato e gli agenti hanno spiegato loro che bisognava applicare le norme. Se la famiglia adempie alla normativa, la struttura è aperta, ci mancherebbe.
Il padre sottolinea che loro sono contro i vaccini esavalenti, secondo loro alcuni non sono utili. All’Asl, però, la procedura prevede di farli tutti secondo il calendario previsti dal Ministero della salute.
Via | Repubblica
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