Cronaca
Mamme da legare: come negoziare con un bambino di 4 anni e vivere felici
C’è una sottile differenza tra ricatto e negoziazione, ma c’è.
Detesto i ricatti, sono controproducenti. Certo, a volte non si vede via d’uscita e si è troppo stanchi per cercare di far ragionare secondo i nostri standard un bambino. A quel punto, mi racconto la favoletta che non sto ricattando mia figlia, ma sto negoziando.
Dirle “o si fa così o ti butto i giocattoli” è una cosa poco carina, per quanto spesso efficace. Allora? Contrattiamo. Ogni azione ha delle conseguenze, per esempio: “Se non metti in ordine i giocattoli dovrò farlo io e non potrò giocare con te/portarti al parco/prepararti la pizza”.
Vostro figlio rilancerà alto, state attenti: concedete pochissimo per volta, nel corso dei negoziati. “Non ti do un altro ovetto di cioccolato, ma posso darti una mela”. Ovviamente, il bambino si farà una risata e di ovetti ve ne chiederà due ma, se sembrerete abbastanza convincenti, potreste spuntarla con una banana. Prendeteli per stanchezza, usate le loro armi. Insomma: non possiamo pretendere che loro si comportino come trenta/quarantenni. Comportiamoci noi come bambini, in barba alla nostra presunta maturità.
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