Cronaca
Mamme da legare: età che viene, gusti alimentari che vanno
Ah, i bei tempi iniziali dello svezzamento, in cui mia figlia mangiava di tutto…
“Posso dare un lecca lecca alla bambina?” “Certo, ma non lo mangerà, non le piace”, rispondo io tronfia, fingendo che mia figlia segua una dieta equilibrata senza dolciumi. Bugia. Prova a offrirle un ovetto di cioccolato. “Una caramella?” No, ma chiedile se vuole una tinozza di popcorn.
L’inizio dello svezzamento è stato meraviglioso: legumi, frutta e verdura cotta come se fossero le cose più deliziose del mondo! Poi, piano piano, ha deciso che i ceci e i fagioli non le piacevano, l’unica verdura degna di essere mangiata era la carota, la pizza impastata da me con tanto amore era roba da evitare.
In compenso, e senza mio particolare entusiasmo, la carne ha fatto la sua comparsa, assieme al pesce: merito dell’asilo. Già, perché la cuoca dell’asilo è più brava di me: “Tesoro, ti preparo XXXXX?” “No, perché tanto non lo fai buono come quello dell’asilo” Va bene, incassiamolo assieme ai suoi “Com’è che oggi ti sei vestita così carina? Hai sempre la tuta!” Piccole umiliazioni quotidiane.
Mi sono arresa alle sue fluttuanti preferenze alimentari: alla sua età mangiavo metà delle quattro cose che mangia lei, a mia madre è andata peggio. Un giorno scoprirà che può mangiare frutta più di 3 volte l’anno, e che può assaggiare pietanze nuove anche a casa. E, chissà, scoprirà che mai, nemmeno in 100 anni, la cuoca dell’asilo farà dei peperoni imbottiti più buoni dei miei.
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