Cronaca
Vaccini obbligatori a scuola: bambini respinti a Milano, Roma e in altre regioni
Bambina senza vaccini non può entrare all’asilo: mamma di Latisana chiama i carabinieri.
Come era prevedibile, cominciano ad arrivare le prime notizie di bambini non ammessi a scuola perché non in regola con le vaccinazioni rese obbligatorie o perché non hanno procurato tutti i documenti o firmato l’autocertificazione che attesta l’avvenuta vaccinazione, immunizzazione o prenotazione della visita all’Asl.
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A Latisana proteste di una mamma dopo che l’asilo non ha fatto entrare la figlia. Al ritorno in classe presso la scuola dell’infanzia “Rosa De Egregis Gaspari” del paese in provincia di Udine, la donna non ha voluto firmare l’autocertificazione necessaria per poter accedere.
Sono intervenuti i carabinieri che hanno chiesto alla mamma di riportare la bambina a casa, perché il personale scolastico si deve attenere alle regole vigenti. Lei si è sfogata su internet:
[quote layout=”big”]La legge sui vaccini prevede diverse opzioni, ovvero la presentazione di una dichiarazione in cui si indica quali vaccinazioni sono state effettuate, esonero, omissione o copia della richiesta di appuntamento presso l’Asl per la vaccinazione. Pertanto, io che non ho vaccinato allego copia di raccomandata all’Asl. Venerdì vengo diffidata dal portare mia figlia in asilo in quanto non ho compilato e firmato una dichiarazione imposta dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Il documento non è assolutamente conforme ai fini della legge, che rifiuto quindi di firmare. Chiedo che i dati personali vengano trattati solo dal dirigente scolastico, come autorizzato dal Garante della Privacy.[/quote]
In fondo al documento che avrebbe dovuto firmare, infatti, c’era scritto che “i dati forniti saranno trattati dal personale scolastico, docente e non docente“. Ma senza quel documento firmato, i bambini non possono accedere a nidi e asili, come prevede la legge. La mamma promette battaglia e continuerà a portare a scuola la figlia, perché, secondo lei, è in regola.
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Casi analoghi in Lombardia. A Milano una coppia voleva far entrare il figlio in una scuola di via Goldoni, senza certificato vaccinale e senza autocertificazione: la direzione ha chiamato i carabinieri che, ascoltati i genitori, hanno chiesto alla coppia di ritornare a casa. A Sesto San Giovanni la direzione non ha fatto entrare in classe un bambino perché i suoi genitori non avevano presentato il certificato: la coppia è andata dai carabinieri per un esposto-denuncia.
E anche a Roma alcuni bambini sono stati rimandati a casa, come racconta Donatella Gentilini, preside dell’istituto comprensivo di via Aretusa, nella zona di La Rustica: solo pochi gli alunni non in regola, i cui genitori sono stati invitati a presentarsi il giorno successivo con l’autocertificazione.
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