Cronaca
Mamme da legare: “Non ci voglio andare, all’asilo!” Come sopravvivere al risveglio
Ogni mattina, o quasi, la stessa storia.
“Non ci voglio andare!” Buongiorno anche a te, figlia mia. “Voglio dormire, voglio rimanere in pigiama, voglio giocare qui!”
“Ma, all’asilo ti diverti! Sei stata tu a dirmelo!” Niente, non c’è nulla che sembri convincerla. Prima si sveglia, peggio è. Se si sveglia all’ultimo minuto, riesco a farla vestire e lavare mentre è ancora addormentata. Ma, quando si sveglia con largo anticipo, so che sarà un calvario. Vedendo il mio silenzio irremovibile, allora, inizia a fare storie sul vestiario, dicendo che uscirà solo con quei pantaloni che, guarda caso, sono stati appena lavati e adesso sono bagnati. La mia resistenza passiva la convince a vestirsi, e allora parte con la richiesta di pettinature improponibili. Va bene, ti pettino come vuoi. Vuoi mettere gli stivali di gomma con 20 gradi? Non ci sono problemi, mentre mi tiro su con l’ennesimo caffè.
Il mio cervello si spegne, le parole non mi escono, e nemmeno potrebbero, perché parolacce davanti ai bimbi non se ne dicono. Forza, siamo quasi fuori. “Voglio portarmi un giocattolo” Ok. Siamo all’epilogo. Scegliti il giocattolo. “Ne voglio un altro”. Portati tutta la casa. Siamo fuori. Ce l’ho fatta, senza perdere la pazienza. Perché mi sembrano già le 11 di sera?
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