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Mamme da legare: acqua, farina e l’intramontabile fascino degli impasti
Ai bambini piace usare le mani, manipolare, sporcarsi.
Quando ero piccola, facevo dei meravigliosi tortini col fango, tornando a casa così sporca che non dimenticherò mai lo sguardo desolato ma rassegnato di mia madre. Visto che il luogo dove vivo adesso non può contare sul clima mite della mia terra natia, concedo a mia figlia di fare con la farina ciò che mamma mi concedeva col fango. Grandi impasti.
Una ciotola, acqua, farina, un po’ di sale e, per un’oretta, stiamo tranquille. In più, se l’impasto non è finito troppe volte sul pavimento, ci guadagniamo anche il pane per la cena. Non male, visto che le mie artistiche pizzette di fango decorate di bacche potenzialmente tossiche non potevano essere consumate.
La cucina, soprattutto le prime volte, diventava naturalmente un campo di battaglia: insomma, non aspettatevi la pulizia e l’ordine di uno chef stellato… Ma, con un po’ di pazienza (e tanto esempio), il bambino inizierà ad apprezzare un piano di lavoro ben organizzato. Devo dire che io ho il trucco: all’asilo i bambini hanno sempre a disposizione gli ingredienti per l’impasto e, si sa, le maestre vengono ascoltate più delle mamme. Quindi, se volete che il vostro cervello si riposi un po’, vincete ogni resistenza e la fissazione di una cucina pulita: acqua, farina e rimediate anche la merenda.
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