Salute e benessere
Adenoidi nei bambini: quando è il caso di operare?
Ecco quando è il caso di intervenire chirurgicamente sulle adenoidi ingrossate nei bambini
I sintomi legati alle adenoidi nei bambini sono piuttosto fastidiosi anche se, non in tutti, sono significativi e pertanto non richiedono particolari cure. Può accadere, tuttavia, che questi si esplichino attraverso una voce perennemente nasale, delle secrezioni abbondanti con annesse continue infiamazioni, apnee e russamento che rendono il sonno irrequieto e bocca sempre aperta.
Nonostante le adenoidi ingrossate provochino un certo disagio nei bambini, non è detto sia sempre indispensabile intervenire chirurgicamente. Tuttavia, quando i sintomi siano importanti e rendano al bambino la vita difficile, si può pensare di operare. Esistono, a tal proposito, delle linee guida diramate dall’Istituto Superiore della Sanità, le quali stabiliscono come e quando intervenire, dopo un’accurata analisi del caso concreto.
Tale intervento, denominato adenoidectomia, rappresenta uno dei più diffusi in età pediatrica: si pensi che ogni anno, nella nostra Penisola, siano circa 50.000 i bimbi operati. L’adenoidectomia è un’operazione veloce, semplice, e priva di rischi rilevanti: vi si ricorre per rimuovere le adenoidi.
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Al momento della valutazione della possibilità di un intervento, ad essere presi in considerazione sono diversi fattori, tra i quali l’eventualità che alcuni sintomi legati alle adenoidi ingrossate possano dare vita a disturbi permanenti, come il calo dell’udito, ad esempio. L’adenoidectomia ha una durata molto breve, non supera generalmente i 30 minuti. Viene comunemente eseguita in regime di day hospital, e consente al piccolo di fare rientro a casa già solo dopo poche ore dall’intervento.