Cronaca
Svezzamento, come si introducono i cibi nella dieta del bambino?
Lo svezzamento è un momento fondamentale e il dubbio principale di tutti i genitori è il seguente: quali cibi introdurre e come?
Lo svezzamento inizia intorno al sesto mese, quando il bambino è in grado di stare seduto da solo, la maturazione intestinale è completa e lo sviluppo neurologico consente di afferrare, masticare e deglutire in maniera efficace. È quindi un passaggio importante, che richiede tempo e soprattutto l’attesa del momento migliore per il proprio bambino.
Non ci sono dei menù definiti, ma ci sono diversi modelli alimentari. Di solito il consiglio è quello di seguire le indicazione del pediatra, che devono tenere in considerazione anche le preferenze della famiglia. Detto ciò ci sono diversi alimenti che possono essere offerti al bambino come primo cibo solido mettendo da parte il criterio della progressiva introduzione degli alimenti secondo il grado di allergenicità.
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I cibi vanno offerti con il cucchiaino, senza forzare il bambino, consentendogli eventualmente di toccare cibo nel piatto e mangiare con le mani. Non si deve insistere se non gradisce qualche alimento ma alternare cibi diversi per colore, sapore e consistenza. Il cibo inizialmente non accettato va però riproposto con pazienza in giornate successive, eventualmente preparato in modo diverso.
E’ importante che il bambino mangi seduto con la schiena eretta (preferibilmente nel seggiolone) per evitare il rischio di soffocamento e per permettergli di partecipare attivamente al pasto, toccando e anche pasticciando con il cibo. Ovviamente il bambino deve bere anche l’acqua, mentre vanno evitati i prodotti zuccherati. Il latte vaccino deve essere offerto dopo i 12 mesi. Tra i 9 mesi e l’anno il bimbo dovrebbe arrivare a fare due pasti principali, oltre a un paio di spuntini.