Cronaca
Mamme da legare: mare, vacanze e nuovi “amichetti”
Con le vacanze estive, i genitori di bambini ancora piccoli si devono rassegnare a frequentare altri genitori di bambini piccoli.
Fino a quando i figli non raggiungono un’età tale da poter avere una vita abbastanza indipendente, dobbiamo farcene una ragione: in estate si frequentano i genitori dei bambini che i nostri pargoli scelgono come amici “stagionali”. Ore sotto gli altrui ombrelloni a supervisionare la costruzione di castelli di sabbia, per assicurarsi che non ci siano liti sulla proprietà di secchielli e palette, sperando che la nostra educazione dia i suoi frutti.
Mattinate trascorse sulle giostre controllando che i turni dello scivolo vengano rispettati e che i nostri figli non atterrino sulle altrui teste saltando sui tappeti elastici. Conversazioni formali, abbastanza trite e ritrite: “A questa età sono tutti uguali, sì, diventano un po’ prepotenti…”. Una corsa a chi giustifica di più le prepotenze dei figli altrui.
E io sogno. Sogno il giorno in cui potrò fare di nuovo l’asociale senza dover per forza fare conversazione con sconosciuti. Il giorno in cui potrò fare il bagno sola e senza nonni che decantano le qualità dei nipotini. Nel frattempo, mi tocca fare buon viso a cattivo gioco mantenendo relazioni sociali. Cosa si fa, per i figli…
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