Cronaca
7 cose impensabili che il mio bambino mi ha fatto fare
Ecco un elenco semiserio di tutte quelle cose che non pensavate sareste riuscite a fare ma che, grazie ai vostri figli, avete fatto
I bambini sono incredibili. Regalano ogni giorno emozioni uniche oltre che momenti di puro divertimento. Ci fanno arrabbiare ma anche gioire, ci tengono in ansia ma sanno stupirci e fanno tornare anche noi un po’ bimbi.
Ma, soprattutto… sono capaci di farci fare cose che mai avremmo pensato di fare. Quali? Continuate a leggere.
- Piangere in pubblico. State sicure che non siete le prime e non sarete neanche le ultime a lasciarvi andare ad un pianto dirotto sedute al bar o al parco. Dopo ore di rimproveri, rincorse, capricci e stanchezza accumulata è più che normale sfogarsi, ed un pianto liberatorio può aiutare tanto quanto una chiacchierata con un’amica.
- Cedere ad un capriccio. Avete sempre affermato che mai e poi mai avreste ceduto ad un pianto immotivato ma lo avete accontentato: alla decima richiesta del vostro bambino di poter mangiare l’ennesimo gelato, pur di non sentirlo ancora dire “mamma, posso?” avete detto si.
- Andare a letto alle 20.00. Provate ad avere a che fare con delle piccole pesti che vi abbiano tenuto impegnate tutto il giorno e che magari non vi abbiano fatto dormire la notte precedente e non vi sembrerà così strano essere talmente stanche da crollare prima di cena.
- Alzarsi prestissimo. Quando dico prestissimo non mi riferisco di certo alle 7.00 del mattino. Per riuscire a fare tutto, ed in alcuni casi anche solo per assaporare un po’ di solitudine casalinga, a volte, può rappresentare l’unico modo.
- Improvvisare surreali teatrini, noncuranti dei presenti, con un biberon, un pupazzetto o semplicemente le mani per tenere impegnato il proprio bimbo distogliendolo dal capriccio di turno e non sentirlo più piagnucolare.
- Riuscire a prepararsi per andare fuori in 10 minuti, trucco compreso!
- Fare shopping esclusivamente online. L’alternativa sarebbe quella di girare per negozi tentando di fare acquisti dovendo tenere a bada, contemporaneamente, un nanetto che non riesce a stare fermo, che tenta di afferrare ogni singolo oggetto presente ma, soprattutto, evitando che non rompa niente dovendo pagare anche i danni… come se non fosse già abbastanza.