Cronaca
Mamme da legare: I capricci e i pianti quotidiani per andare all’asilo
Ogni mattina la stessa storia.
I giorni si susseguono uguali gli uni agli altri: “Non voglio andare all’asilo!“. Questa è la frase che mi sveglia ogni mattina. “Ma perché non vuoi andare?” “Non mi piace, voglio stare a casa” “Ma a casa ti annoi, poi mi chiedi di andare al parco dagli altri bambini!”.
Pensavo che mia figlia fosse l’unica, poi mi sono guardata un po’ in giro e mi sono resa conto che non è così: schiere di genitori che si guardano con simpatia (proprio nel senso che patiscono insieme) mentre tentano di togliere le giacche ai figli davanti alle aule.
Si potrebbe pensare che le maestre siano mostri feroci e pericolosi, ma ciò verrebbe a cozzare con quanto mi racconta mia figlia al mio arrivo: “Mi sono divertita! Ho fatto musica! Siamo andati nell’orto! Ho dipinto!”. Ok. Allora, qual è il problema? Niente, è quel distacco mattutino che proprio non sopportano.
A volte la ascolto mentre gioca con le bambole: ce n’è una che non vuole mai andare all’asilo, e allora l’altra la rincuora. “Fai un bel respiro, adesso calmati. La mamma torna sempre”. E riconosco le parole della sua maestra. Alla fine, se le chiedete dell’asilo, vi dirà che le piace. Ma non tra le 8 e le 8:30 del mattino.
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