Cronaca
Come insegnare ai bambini a scrivere il proprio nome
Imparare a scrivere il proprio nome è una grande conquista per i bimbi: ecco come insegnarlo loro nella maniera più naturale possibile
L’istinto di prendere la penna (la matita o il pennarello di turno) in mano ed iniziare a scarabocchiare è presente nei bambini fin dai primi anni. D’altronde, una volta acquisita consapevolezza di se stessi e di ciò che li circondi, diventa quasi naturale la voglia di volerlo rappresentare su un foglio bianco. Pensate ad esempio ai disegni in cui fanno bella mostra la propria casa, la mamma, il papà ed i fratellini.
La naturale evoluzione di tale “bisogno” di rappresentare su carta gli oggetti circostanti prima, ed i simboli ad essi legati poi, viene riscontrata nella scrittura. La capacità di scrivere, ovviamente, si sviluppa con il tempo e se inizialmente si riduce a delle semplici linee lunghe ed orizziontali da un capo del foglio all’altro, si va via via specializzando in cerchi, quadrati ed altre figure fino a quando, intorno ai 4-5 anni, ecco iniziare a comparire le prime lettere dell’alfabeto, ovviamente dietro la spinta e l’incoraggiamento di mamma e papà.
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A questo punto il bambino è in grado di scrivere il proprio nome. Come insegnarglielo? Semplice, inizialmente facendo leva sulla riproduzione delle lettere che lo compongono scritte in cima ad un foglio (in maniera chiara e ben distaccata, in modo da poterle individuare una per una senza difficoltà) da un adulto. Successivamente sfruttando la ripetitività: dovrete invitare il bambino a scriverlo di seguito, con tutta la calma possibile (non mettetegli fretta) più e più volte fino a quando, memorizzati i movimenti della penna atti a riprodurne le lettere, riuscirà a scriverlo da solo.