Cronaca
Mamme da legare: Quel momento in cui i figli ripetono ogni parola sentita
Diciamocelo: sappiamo tutti che questo momento, prima o poi, arriverà.
Nonostante ogni genitore sappia perfettamente che il linguaggio vada moderato in presenza dei figli, qualche espressione poco elegante se la lascia scappare. Finché, un giorno, il bambino non gliela ripete pari pari nel momento meno opportuno.
Le parolacce, con l’arrivo di un bambino, vengono generalmente bandite, ma qualche parola poco consona sopravvive. Ed è così che, qualche giorno fa, infilando delle scarpe strette, mia figlia si è esibita in un “che palle” improvviso. Mentre io cercavo di tenere lo sguardo basso per camuffare il sangue improvvisamente affluito al viso, canticchiavo indifferente. E adesso che faccio?
Ho finto di non aver sentito, giurando a me stessa di tagliarmi la lingua, prima di ripetere espressioni simili. E già immaginavo la bambina all’asilo dire “che palle” alla maestra, marchiandomi a vita come pessima madre. Arriverà il giorno in cui ripeteranno tutto, aspettatevelo. Vi coglieranno di sorpresa e voi andrete nel panico. E a ragione. Riesumate espressioni desuete e ottocentesche, per sfogarvi. Accipicchia.
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