Cronaca
Mamme da legare: famiglie lontane e bambini malati, pessimo binomio
Il bambino malato e nemmeno uno straccio di parente, quando serve.
Vostro figlio ha la febbre e voi avete finito l’antipiretico? Per ogni dose di sciroppo antibiotico ne ha sputate due e nella boccetta ci sono 14 dosi contate? Vi si è rotto il termometro e iniziate a rovistare in cucina per recuperarne uno da arrosto? Se queste situazioni vi mettono ansia, siete mamme che vivono lontane dalla famiglia d’origine, verosimilmente con compagni spesso fuori per lavoro.
Nonni e zii sempre pronti a venire, ma mai che si siano quando ne avete bisogno. Che si fa? Si chiede ai vicini di andare in farmacia al posto vostro? Certo, è possibile. Ma la notte? Si chiede alla signora del piano di sopra se può venire lei a controllare la temperatura al pargolo mentre voi dormite saporitamente?
La soluzione non ce l’ho, altrimenti l’avrei già messa in atto. A casa ho 3 termometri e scorte di medicinali per un asilo nido. Per le notti in bianco non mi sono organizzata, ma mi sono resa conto che il mio cervello funziona come per gli esami all’università: mi riducevo sempre all’ultimo minuto per studiare. Nottate intere. Il mio cervello durava fino alla data dell’appello, dopodiché si spegneva. Ecco, funziona così anche con mia figlia: resisto giorni e giorni rubando un’ora di sonno solo se possibile. Appena sta bene, però, non c’è nulla che tenga: figlia mia, oggi giochi da sola. E, forse, pure domani. Dal divano non mi butti giù nemmeno con la dinamite.
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