Crescita
Perché smartphone e tablet dovrebbero essere vietati ai bambini
I bambini sono esposti all’uso della tecnologia in modo esagerato e questo comportamento è dannoso per la loro salute.
[blogo-gallery id=”177743″ layout=”photostory”]
Non c’è bambino, anche piccolissimo, che non abbia tenuto in mano almeno una volta nel corso della sua giornata lo smartphone di mamma o papà. Per non parlare di quelli un pochino più grandi che invece giocano liberamente con i tablet degli adulti. Ci lamentavamo in passato di quanto fossero, i nostri figli, esposti alla televisione e ora usano supporti digitali come se fosse una cosa naturale. È realmente così?
[related layout=”big” permalink=”https://bebeblog.lndo.site/post/148034/come-cambia-il-rapporto-mamma-bambino-con-la-tecnologia”][/related]
Secondo l’American Academy of Pediatrics e la Canadian Society of Pediatrics i bambini da 0 a 2 anni non dovrebbero essere esposti alla tecnologia, dai 3 ai 5 l’esposizione dovrebbe essere di un’ora al giorno, mentre dai 6 ai 18 non più di due ore al giorno. I bambini e i giovani fanno uso della tecnologia 4-5 volte in più dell’ammontare di ore raccomandato, con conseguenze serie e spesso pericolose per la vita (Kaisee Foundation 2010, Active Healthy Kids Canada 2012).
Sotto accusa soprattutto gli apparecchi portatili, dai tablet ai telefonini, che hanno aumentato l’accessibilità. Cris Rowan, pediatra e psicoterapeuta, ha elencato 10 motivi per evitare l’esposizione.
- Rapida crescita del cervello: l’uso precoce è associato a deficit delle funzioni esecutive, di attenzione e a ritardi cognitivi.
- Ritardi nello sviluppo. L’uso della tecnologia, sotto i 12 anni, è dannoso per lo sviluppo e l’apprendimento del bambino (Rowan 2010).
- Obesità sempre più diffusa.
- Privazione di sonno.
- Malattie mentali. L’uso eccessivo della tecnologia è uno dei fattori causali dell’aumento di depressione infantile, ansia, disturbi dell’attaccamento, deficit di attenzione, autismo, disturbo bipolare, psicosi e comportamento problematico.
- Aggressività.
- Demenza digitale.
- Dipendenze.
- Emissione di radiazioni.
- Insostenibilità.
Via | HuffPost