Cronaca
Test dell’udito nel neonato, quando si fa
Il test dell’udito è un esame di screening che si effettua dopo la nascita durante il ricovero in ospedale.
[blogo-gallery id=”176550″ layout=”photostory”]
Una mamma che stringe per la prima volta in braccio un bambino ha due cose da fare: prima di tutto godere della gioia infinita del momento, e poi collaborare con i medici per l’esecuzione di test e visite mediche per verificarne la salute. Tra questi esami c’è anche il test dell’udito. 1 neonato su 1000 presenta alla nascita una ipoacusia sufficientemente grave da pregiudicare un normale sviluppo del suo linguaggio e 1 su 4000 è affetto da sordità totale.
[related layout=”big” permalink=”https://bebeblog.lndo.site/post/25137/la-percentuale-dei-neonati-sottoposti-al-test-delludito-e-in-aumento”][/related]
L’esame di screening è molto semplice ed è estremamente veloce. Si basa sulle otoemissioni e consiste nell’inviare all’orecchio del bambino stimoli sonori e nel registrare la risposta dell’orecchio stesso. Si deve appoggiare semplicemente una piccola sonda all’orecchio del paziente e l’apparecchio fa tutto. Viene effettuato da personale specializzato prima della dimissione.
Non c’è bisogno di collaborazione da parte del bambino e può anche essere condotto nel sono. Non è invasivo, non è doloroso e soprattutto non traumatizza. Attenzione una risposta negativa non è sinonimo di una vera problematica. Il test andrà rifatto semplicemente dopo poco.
Quando il bambino sarà poi più grande ci sono dei test audiometrici (quelli che fanno anche gli adulti) attraverso cui è possibile diagnosticare un difetto uditivo. In assenza dello screening, i primi problemi vengono riscontrati tra i 2 e i 3 anni: quando il disturbo ha effetti negativi sul linguaggio e le capacità comunicative.
Via | Bambin Gesù