Cronaca
Il decalogo della fecondazione assistita
Quali sono le informazioni fondamentali per affrontare la fecondazione assistita: ecco il decalogo.
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Quando scegliere la fecondazione assistita e come affrontare questo passo? Non è sicuramente una strada facile o in discesa, se però c’è la convinzione e soprattutto ci si affida nelle mani di esperti consapevoli, è una prova che si supera come individui e come coppia. Nelle librerie è arrivato ‘Il bambino possibile. Guida alla fecondazione assistita‘, un vademecum pratico per accompagnare le coppie, scritto da Adele Lapertosa e pubblicato da Il Pensiero Scientifico Editore.
Ecco quindi il decalogo per iniziare a orientarsi
- L’infertilità è una patologia, che viene accertata dopo 12/24 mesi di rapporti mirati e non protetti senza alcun concepimento.
- Il paziente in una fecondazione assistita è la coppia, dunque entrambi i partner devono sottoporsi ad alcuni esami.
- L’infertilità provoca un carico di ansia e depressione paragonabili a quelle vissute in condizioni gravi come il cancro, la sieropositività o il dolore cronico. E’ un dolore simile a quello di un lutto.
- Lo stile di vita influisce fortemente sulla fertilità, in particolare sulla qualità di sperma e ovociti.
- E’ molto importante scegliere il medico giusto da cui farsi seguire. Meglio perdere un mese in più nell’informarsi per cercarlo, che un anno con quello sbagliato.
- Non esistono classifiche dei ‘migliori’ centri in Italia, con le loro percentuali di successo. Tuttavia vi sono degli indicatori che possono aiutare a capire e scegliere, come il numero di cicli di procreazione assistita fatti in un anno, di gravidanze ottenute e di bambini nati vivi, la possibilità di congelare gli ovociti ed embrioni sovrannumerari, il tipo di servizi offerti.
- La maggior parte dei farmaci viene rimborsata dal Servizio sanitario nazionale se la diagnosi di infertilità e il piano terapeutico vengono compilati da centri specializzati individuati dalle Regioni.
- Le tecniche di pma principalmente usate, e con maggiori percentuali di successo, sono la fivet (fecondazione in vitro) e l’icsi (lo spermatozoo viene iniettato direttamente nell’ovocita). Si impiantano 2 o 3 embrioni, a seconda anche dell’età della donna.
- In Italia gli unici divieti rimasti in piedi dopo gli interventi di tribunali, Corte Costituzionale Corte dei diritti europei, riguardano la soppressione e uso degli embrioni prodotti in sovvranumero per fare ricerca scientifica, il ricorso alla maternità surrogata e l’accesso alla procreazione assistita single e coppie gay.
- La diagnosi genetica pre-impianto permette di identificare la presenza di malattie genetiche o alterazioni cromosomiche in embrioni generati in vitro.
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