Gravidanza
Toxoplasmosi in gravidanza: i consigli per le future mamme
Cosa fare se in gravidanza scopriamo di non aver fatto la toxoplasmosi? Ecco i consigli più utili da tenere in considerazione.
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La toxoplasmosi in gravidanza è una malattia che preoccupa sempre le future mamme: le possibilità di contrarre la malattia, comunemente ed erroneamente definita come la malattia del gatto, sono remote. Nel caso la donna in dolce attesa la contragga, i rischi per il feto possono essere moltissimi. Arcaplanet, in collaborazione con ANMVI, Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani, ci spiega che cos’è la toxoplasmosi e dà utili consigli alle future mamme per stare tranquille.
Cos’è la toxoplasmosi
E’ una malattia provocata dal protozoo Toxoplasma gondii. A volte i gatti vengono infettati dal virus nutrendosi della carne cruda di uccelli o topi infestati. I protozoi si sviluppano nell’intestino e gli ovocisti vengono espulsi nelle feci, diventando contagiose dopo 36/48 ore. Gli animali non sono gli unici responsabili del contagio, anzi, è molta remota la possibilità di contrarla così: anche il consumo di carne poco cotta è responsabile di un alto numero di casi.
Quali sono gli effetti
L’infezione in gravidanza può causare danni al feto, con malformazioni del fegato, della milza, del cervello e nascite di bambini idrocefali. Talvolta si verifica anche la morte in utero.
Come si contrae la malattia
La principale fonte di contagio è l’alimentazione: carne e pesce devono essere mangiati ben cotti, occhio alle verdure crude ed evitare i salumi e i derivati del latte non pastorizzati. Occhio anche ai parassiti nelle feci del gatto.
Come prevenirla
Pulite ogni giorno la lettiera del gatto, magari facendolo fare a un’altra persona della famiglia. Lavatevi sempre le mani dopo aver giocato con lui. Non assaggiate la carne cruda, lavatevi le mani dopo averla cucinata. Usate i guanti durante il giardinaggio.
Cosa fare in caso di infezione
La terapia è a base antibiotica.