Educazione
All’asilo nido arriva l’app per controllare i figli
Le app per controllare i bimbi all’asilo nido. Servono?
Telecamere all’asilo nido, sì o no? Da un bel po’si discute di questo tema e sono nate polemiche in merito tra genitori ed educatori. Se sia giusto o meno utilizzarle. Sono i genitori preoccupati della giornata passata lontano da casa ma a volte anche degli educatori e i responsabili dei nidi che lo propongono per non sentirsi accusati ingiustamente.
Ora, per ovviare a queste ansie si è pensato ad un’altra soluzione: la app per controllare i figli. Naturalmente non serve per registrare, in tempo reale, fatti e immagini come fosse una telecamera ma per creare un rapporto di maggiore collaborazione e di fiducia. Basta avere con sè uno smartphone o tablet, e l’ansia se ne va!
Ma quando eravamo piccoli noi come si comportavano le nostre mamme? In fondo se mandi il piccolo al nido è per scelta, altrimenti lo lasci a casa con nonni o baby sitter. I piccoli dall’anno in su iniziano a condividere la giornata con i coetanei e dai due anni a interagire e socializzare, e questo fa bene a bimbi e genitori che lavorano che sanno che il piccolo è in un ambiente adatto alle sue esigenze. D’altra parte prima di inserire il bimbo ci si informa, si chiede come sono state le esperienze ad altre mamme, si fa una piccola lista, si visitano le strutture.
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Ma, a volte, quando si sta per tante ore distanti e si è in pensiero, si avrebbe voglia di telefonare all’asilo, di fare un salto per vedere come va. In fondo il periodo di ambientamento nelle prime due o tre settimane di inserimento serve a questo. E se vedete che il bimbo ha bisogno di maggiori sicurezze si può parlare con le educatrici per trovare la soluzione insieme, anche nel corso dell’anno.
A che serve vedere qualche immagine fissa sulla giornata passata dal bambino? E’ un aiuto fittizio, è solo l’illusione per mamma e papà che si sta facendo tutto il meglio per il piccolo. In realtà, se c’è qualcosa che non va è solo il genitore che può rendersene conto.
E poi, se viene segnalato che il figlio ha un problema, se ha mangiato, cosa ha mangiato, se ha avuto delle necessità, a quel punto bisogna organizzare comunque un colloquio con le educatrici. Non è meglio assicurarsi che le cose vadano bene parlando direttamente, senza bisogno di filtri, con l’educatrice che si occupa di vostro figlio? Comunicando si riesce a comprendere tutto e di più.
Ad ogni modo, ogni genitore ha la sensibilità giusta per comprendere le esigenze del proprio piccolo. Se volete farvi un’idea delle app in circolazione (utilizzate naturalmente nelle strutture a pagamento e che prevedono questo tipo di ausilio), che aggiornano grazie ad una webcam la giornata del cucciolo, date un’occhiata a BabyWeek BabyOut e BabySchool. E Buon anno scolastico!