Educazione
Le poesie sull’estate e le vacanze che piacciono ai bambini
E’ una bella idea trastullarsi insieme ai bambini con facili poesie a tema estate e vacanze. Perchè non cimentarsi?
L’estate e le vacanze sono i periodi più belli e divertenti per i bambini. Tempo di corse su prati verdi e fioriti, di bagni al mare, di passeggiate nei boschi, di divertimento insieme ai coetanei. Giornate lunghe, tanto tempo libero per giocare, per organizzare passatempi fino a sera, per fare nuove esperienze i compagnia di amichetti e cuginetti.
Nel periodo più lieto perchè non trastullarsi con poesie da imparare a memoria? Grandi e piccini si divertiranno a raccontare l’estate con qualche piccolo componimento, con cui respirare l’aria festosa dei giorni di vacanza. Ecco qualche idea da proporre ai bimbi.
Questa è l’estate di Roberto Piumini
Quando la terra
è calda e matura,
quando la sera
si cerca frescura,
quando la valle
è piena d’oro
e le cicale
gridano in coro,
quando le gole
sono assetate
questa è l’estate.
Vacanze per tutti di Gianni Rodari
Filastrocca vola e va
del bambino rimasto in città.
Chi va al mare ha vita serena
e fa castelli con la rena,
chi va ai monti fa le scalate
e prende la doccia delle cascate..
E chi quattrini non ne ha?
Solo resta in città:
si sdraia al sole sul marciapiede,
se non c’è un vigile che lo vede,
e i suoi battelli sottomarini
fanno vela nei tombini.
Quando divento Presidente
faccio un decreto a tutta la gente:
– Ordinanza numero uno:
in città non resta nessuno;
ordinanza che viene poi,
tutti al mare, paghiamo noi;
inoltre le Alpi e gli Appennini
sono donati a tutti i bambini.
Chi non rispetta il decreto
va in prigione difilato.
Notte d’Estate di Federico Garcia Lorca
L’acqua della fonte
suona il suo tamburo
d’argento.
Gli alberi
tèssono il vento
e i fiori lo tingono
di profumo.
Una ragnatela
immensa
fa della luna
una stella.
Estate di Pablo Neruda
Ardono i seminati,
scricchiola il grano,
insetti azzurri cercano ombra,
toccano il fresco…
…E a sera
riposa il fuoco,
la brezza
fa ballare il trifoglio,
sale
una stella
fresca
verso il cielo
cupo,
crepita senza bruciare
la notte
dell’estate.